Apollineo e Dionisiaco nella letteratura fantastica e Horror: Arthur Machen , H. P. Lovecraft e J. R. R. Tolkien. PARTE III
di Fabrizio Manco
Parte terza
La natura del Dionisiaco e del mostruoso
tra Arthur Machen e H. P. Lovecraft
Dionisio e Pan sono divinità ctonie. Questo concetto l’ho affermato più volte. Ma mentre il dio Pan rappresenta più la terrestrità degli impulsi primordiali, Dionisio incarna di più la natura umida di ogni cosa esistente. Come riporta Camille Paglia nel suo capolavoro Sexual Personae (23) Dionisio è per dirla con lo studioso I. Farnell, “Il principio umido delle cose” ( 24 ). Ecco perché Arthur Machen ha descritto la trasformazione finale di Pan come una sostanza gelatinosa. Perché sia Pan che Dionisio rappresentano il mondo umido e terrestre, e quindi ctonio, del mondo. Dionisio si trova nella liquidità del mare invisibile della vita organica. Ogni cellula dei nostro corpo, dai globuli del sangue fino agli organi è costituita da acqua. L’acqua è infatti l’elemento primordiale da dove la vita ha avuto inizio e dal quale elemento è essa stessa impregnata fino all’essenza. Per Plutarco di Cheronea (46 / 48 – 125 / 127 D. C. ) Dionisio incarna la natura umida e liquida dell’ esistenza.
Ma per Camille Paglia ( 25 ), Dionisio non rappresenta lo scorrere dell’acqua in modo libero, ma rappresenta di più il moto dell’ acqua più viscoso, come acqua bloccata nei nervi e nei tessuti degli organi vitali. Il femminile è una plaude ctonia nella quale pullulano organismi invertebrati e il liquido mestruale è impregnato della sostanza gelatinosa della materia uterina che viene dispersa nelle mestruazioni. Forse allude anche a questa sostanza quando Arthur Machen descrive la disgustosa sostanza gelatinosa dalla quale sembra essere composto il grande Dio Pan ?…. ed è da questa sostanza che è costituito il mondo reale che esiste aldilà del velo dell’ Apollineo?….
Comunque sia tutto ciò che è Dionisiaco e Panico è collegato al mostruoso. Più che altro all’ aspetto mostruoso della natura. E il mostruoso è anche qualcosa di liquido, viscoso, umido, informe e deforme. Come l’acqua. Ecco perché i mostri di Lovecraft sono molto spesso legati alla viscosità e al mondo marino delle acque e dei mari. E il grande scrittore H. P. Lovecraft è proprio da Arthur Machen e dal suo racconto più conosciuto che ha tratto ispirazione per le sue creature mostruose e per il terrore Cosmico che attanaglia l’universo. Arthur Machen infatti interpreta l’orrore non tanto come immagini visive, ma come qualcosa che è in agguato e non sappiamo bene dove si nasconde. Il dio Greco Pan, che incarna gli istinti e le passioni primordiali, oltre che la paura panica dal quale prende il nome, nel racconto di Machen, dalle campagne e dai monti dove è da sempre associato e dove dimora per la mitologia Greca, arriva nelle città apparentemente moderne e sofisticate. Questo perché gli istinti primari e primordiali non si possono sradicare nemmeno con la civilizzazione e con il tanto osannato progresso. Anzi è proprio il progresso tecnologico che ha portato il Dio Pan nel mondo moderno. Infatti Machen come osservato prima, denuncia la scienza e le sue sperimentazioni, colpevoli di aver fatto uscire il mostruoso nel nostro mondo. E l’epoca nostra moderna e contemporanea è piena di mostri: da quelli creati dalla scienza fino ai mostri creati dal comportamento umano.
Pan, il dio Greco delle forze primordiali della natura, che vive tra i monti e i boschi, ha un aspetto per metà caprino e per metà umano. Ma si tratta di un uomo. Arthur Machen ha introdotto un qualcosa di più originale, poiché il dio Pan nel racconto ha assunto le sembianze di una ragazza bellissima all’esterno, ma malvagia e ctonia dentro. Inoltre Machen usa l’appellativo di Grande Dio Pan, il quale nome era stato chiamato così da una poetessa Inglese di nome Elisabeth Burrett Browning ( 1806 – 1861 ) la quale nel 1859 scrisse e pubblicò una bella poesia dal titolo Uno strumento musicale ; ecco la prima strofa:
“ Cosa faceva, il gran dio Pan, laggiù fra le canne in riva al fiume?….
Semina rovina e spargeva sofferenza, guadando e sguazzando con zoccoli di capro, e spezzando i gigli dorati a galla con la libellula nel fiume….” ( 26 ).
Che la natura è ambivalente, e che è sia Apollinea che Dionisiaca oltre che nulla nel mondo è come appare, se ne accorto anche lo scrittore Robert Louis Stevenson ( 1850 – 1894 ) , il quale in un saggio intitolato Flauti di Pan del 1878 (27), scrive delle osservazioni molto acute sulla sostanza del mondo. Il mondo infatti è formato dal tuono e dalla rugiada, da Attila il Flagello di Dio e dai fiori …. E i fiori stessi nascono dal letame e nel letame. Insomma il mondo è l’unione del sublime e del perverso, dell’ Apollineo e del Dionisiaco, della lava viscosa e della candida e delicata neve, della bellezza e dell’orrore. Amore materno e sessualità oscena possono convivere nello stesso tetto: in fondo da dove si è originata la vita se non dalla cloaca e dalle parti più oscene dell’essere umano e del mondo vivente?!….. per assistere al vagito di un bimbo è la parte più nascosta e oscena che bisogna attraversare!….. tutto questo però è tenuto a livello inconscio dalla maggior parte delle persone, i quali vivono la loro vita seguendo mete prefissate, prestabilite e luoghi comuni.
Come accennato prima la più importante ispirazione per lo scrittore H. P. Lovecraft è l’opera di Arthur Machen. Lovecraft riprende i temi di Machen e crea la letteratura fantastica dell’ orrore Cosmico, nel quale non solo il mondo umano, ma l’ intero universo è pervaso dell’oscurità e dal Dionisiaco. Nel saggio del 1927 L’orrore soprannaturale nella letteratura ( 28 ), Lovecraft spiega che il vero orrore è suscitato dal mistero e dall’ ignoto. E i racconti di H. P. Lovecraft nei quali è molto presente l’influenza di Machen sono quelli appartenenti al Ciclo di Cthulu Mythos come Colui che sussurrava nelle tenebre del 1930 e L’orrore di Dunwich del 1929. Ma anche il romanzo Alle montagne della follia, pubblicato nel 1931 contiene molti riferimenti alla Poetica di Arthur Machen. In sintesi si può affermare che la Poetica di H. P . Lovecraft è molto ispirata dalle narrazioni di Arthur Machen. Il terrore Cosmico e Panico che pervade l’intera produzione di Lovecraft lo troviamo nei racconti di Machen, e non soltanto nel racconto Il grande Dio Pan. Il racconto Il terrore, del 1917, descrive la paura per un qualcosa di soprannaturale ma allo stesso tempo sconosciuto. Una caratteristica ripresa da Lovecraft nei suoi racconti. I racconti di Lovecraft sono pervasi dal mistero e dalla paura dell’ignoto. Un ignoto che nasconde mostri e orrori dai quali si può soltanto fuggire. L’universo Lovecraftiano è un universo Dionisiaco e ctonio, dove non c’è spazio per l’Apollineo, neanche come velo per nascondere il lato oscuro. Se nelle fiabe il mondo Apollineo è ostacolato e minacciato dal Dionisiaco, il quale viene sconfitto, nel mondo di Arthur Machen e di Lovecraft il lato ctonio ha il sopravvento. Spetta agli esseri umani e alle loro capacità cercare di sconfiggere l’oscurità e ripristinare il lato Apollineo della vita. Sempre ammesso che esista il mondo Apollineo. Ma una volta chiarito che il lato Apollineo riguarda il mondo delle illusioni che ammanta la nostra esistenza, la paura Cosmica della vita può essere sconfitta combattendo il lato oscuro dell’universo, il quale è l’unico posto nel quale ci si deve affermare nonostante i pericoli. Lo ha già raccontato J. R. R. Tolkien. I nemici possono essere sconfitti nonostante la caduta del velo delle illusioni Apollinee.
Note bibliografiche:
- ( 1 ) H. P. Lovecraft : Il richiamo di Cthuluh , in tutti i romanzi e i racconti, edizioni Newton Compton a cura di Sebastiano Fusco e Gianni Pilo.
- ( 2 ) Neil Gaiman, Coraline, Edizioni Mondadori, 2002 / Coraline e la porta magica, regia di Henry Salick, Focus Features , Laika Entertainment, Pandemonium films, Universal Pictures productions.
- ( 3 ) Neil Gaiman, Coraline, 2002, edizioni Mondadori.
- ( 4 ) J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, edizioni Bompiani, 2000 / Il signore degli anelli, regia di Peter Jackson, 2002 , 2003 , 2004, New Line Cinema, Medusa Film.
- ( 5 ) Erich Neumann, La grande Madre: fenomenologia delle configurazioni femminili dell’ Inconscio, Edizioni Astrolabio / Camille Paglia, Sexual Personae, Edizioni LUISS…
- ( 6 ) J. R. Tolkien , Lo Hobbit, Edizioni Bompiani, illustrato da Alan Lee.
- ( 7 ) Peter Jackson, Lo Hobbit , 2012, 2013, 2015, New Line Cinema, Medusa Film .
- ( 8 ) J. R. R. Tolkien, Il Medioevo e il Fantastico , Edizioni Bompiani, pag. 15 introduzione di Gianfranco De Turris.
- ( 9 ) H. P. Lovecraft, Tutte le opere , tutti i romanzi e i racconti, Edizioni Newton Compton a cura di Sebastiano Fusco e Gianni Pilo.
- ( 10 ) Arhur Machen, Il grande Dio Pan, Edizioni Tre Editori; traduzione, note e appunti di Alessandro zabini.
- ( 11 ) Arthur Machen, Il grande Dio Pan, Edizioni Tre editori, pag. 16, traduzione, note e appunti di Alessandro zabini.
- ( 12 ) H. P . Lovecraft, tutti i romanzi e i racconti, edizioni Newton Compton; traduzione e cura di Sebastiano Fusco e Gianni Pilo.
- ( 13 ) Arthur Machen, Il grande Dio Pan, Edizioni Tre Editori, pag. 28. Introduzione, note e appunti di Alessandro zabini.
- ( 14 ) Arthur Machen, Il grande Dio Pan, Edizioni Tre Editori, traduzione, note e appunti di Alessandro zabini .
- ( 15 ) Arthur Machen, Ibidem….
- (16 ) Arthur Machen, Il grande Dio Pan Edizioni Tre Editori , pag. 96 / 97….traduzione, note e appunti di Alessandro zabini…..
- ( 17 ) Pausania, Viaggio in Grecia, volume ottavo, Arcadia, capitolo 42, 1, pag. 361. Edizioni Bur, Traduzione e note di Salvatore Rizzo.
- (18 ) Pausania, 42, 2 ; Ibidem, pag. 361….
- (19 ) Pausania, 42, 3; Ibidem, pag. 361….
- (20 ) Pausania, 42, 4 ; Ibidem, pag. 363….
- ( 21 ) Pausania, 42, 5; Ibidem, pag. 363….
- (22 ) Pausania , 42, 6; Ibidem, pag. 363….
- (23 ) Pausania, 42, 7; Ibidem, pag. 363…
- ( 24 ) Camille Paglia, Sexual Personae, Edizioni LUISS, pag. 116….
- ( 25 ) Camille Paglia, Sexual Personae, Edizioni LUISS, pag. 116…
- ( 26 ) Arthur Machen, Il grande Dio Pan, Edizioni Tre Editori, pag. 175, traduzione, note e appunti di Alessandro zabini.
- (27 ) in Arthur Machen, Il grande Dio Pan, Edizioni Tre Editori, pag. 176, traduzione, note e appunti di Alessandro zabini.
- ( 28 ) H. P. Lovecraft, tutti i romanzi e I racconti, edizioni Newton Compton a cura di Sebastiano Fusco e Gianni Pilo.