IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Annunciati i cinque cortometraggi vincitori del bando “Corti senza Confine”, la call volta a valorizzare Nova Gorica e Gorizia attraverso l’audiovisivo in vista di “GO! 2025”.

foto_cortisenzaconfine

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Trieste, 14 giugno 2024 – Sono stati annunciati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nel Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia alla presenza del Vicepresidente e Assessore regionale alla cultura e allo sport Mario Anzil, dell’Assessore regionale alle attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini e della coordinatrice della Friuli Venezia Giulia Film Commission – PromoTurismoFVG Chiara Valenti Omero, i cinque cortometraggi vincitori dell’avviso “Corti senza Confine”. 

“Corti senza Confine” è uno dei progetti del programma di produzioni per “GO! 2025” ideato dalla Direzione centrale cultura e sport volto a realizzare, nei diversi ambiti della cultura, prodotti originali che possano, anche in futuro, testimoniare il grande evento del 2025 e costituirne idealmente un’eredità culturale.  

I vincitori, che meglio hanno saputo narrare il territorio goriziano e transfrontaliero, attraverso i suoi valori, la sua storia, le sue peculiarità legati all’essere “terra di confine”, in un momento storico in cui proprio l’assenza di confini caratterizza l’essere stati nominati Capitale Europea della Cultura per l’anno 2025, sono risultati: “Gorizia” (Rumore srls), “L’estate che verrà” (Groenlandia Srl), “Dall’altra parte – favola di Aulo e Marina” (Tucker Film srl), “La battaglia delle spazzole” (Staragara I.T.), “Vivere”(La Scontrosa srl). Le opere dovranno essere consegnate entro il 30 ottobre 2024. 

Collegato in videoconferenza anche Gabriele Salvatores. Il regista, da sempre molto legato al Friuli Venezia Giulia – ricordiamo le riprese del suo film “Napoli-New York” a Trieste proprio un anno fa – in qualità di presidente della giuria di valutazione, si è fatto portavoce dell’annuncio e ha approfondito il lavoro svolto da tutti i membri.

<<Sono molto felice che questo progetto rientri tra le iniziative proposte in occasione di GO! 2025. Credo fermamente che bisognerebbe vivere senza confini, condividendo, come canta De André, idee in pace, anche se diverse. È quello che abbiamo fatto con la giuria, con la quale mi sono trovato benissimo e con la quale ci siamo molto confrontati. La qualità dei progetti è stata alta e varia: cortometraggi di narrazione e di animazione. Tutti molto, molto interessanti. –  spiega così il regista Salvatores – Sono particolarmente colpito dai lavori che contenevano tutti, un aspetto prevalentemente poetico capace di trascendere il momento particolare delle due città. Abbiamo trovato nei lavori ricevuti forme diverse di racconto, e questo mi rende molto contento di partecipare a questa iniziativa, faticosa, ma soprattutto esaltante e divertente. L’alta qualità dei progetti fa sperare bene per il futuro del cinema, che è ciò a cui tengo di più. Spendo ancora due parole perché voglio ricordare il profondo legame che ho con il Friuli Venezia Giulia, che mi ha accolto, tanto che mi spingo a dire che la Cinecittà di Fellini era al Teatro 5, mentre la mia l’ho trovata qui. Non è un caso che il mio prossimo film sarà nuovamente ambientato in questa regione. E poi Gorizia: era una città che conoscevo poco e che mi ha profondamente sorpreso e stregato con la sua anima unica. Si sente il confine, la vicinanza all’Europa, ma la sua anima è aperta.>>

Grazie al contributo della Direzione centrale cultura e sport assegnato a FVG Film Commission – PromoTurismoFVG ogni progetto vincitore riceverà un sostegno economico fino a un massimo di 100mila euro, che potrà coprire il 100% delle spese previste. 

Ricordiamo che la call, chiusasi lo scorso 2 aprile, ha riscosso un successo oltre alle aspettative, con 151 progetti pervenuti da tutta Italia e da diversi Paesi europei. La risposta e la varietà dei progetti presentati dimostrano l’importanza e la risonanza di questa iniziativa. 

I cortometraggi premiati rappresentano ognuno un’opera unica e originale, capace di raccontare con linguaggi e stili differenti una storia legata al concetto di “assenza di confine”Tutti – come richiesto dal bando – hanno una durata minima di 10 minuti e massima di 20, e iniziano e terminano la narrazione in un luogo simbolo, il piazzale della Transalpina/Trg Evrope, emblema della caduta dei confini. 

“Gorizia” è il primo cortometraggio vincitore prodotto dalla toscana Rumore srls, ed è l’unica opera di animazione nel quale, attraverso le tavole del pluripremiato disegnatore italiano Simone Massi, il piazzale della Piazza Transalpina/Trg Evrope diventa lo scenario simbolico dove si incontrano drammi storici e speranze future.

Groenlandia S.r.l. – che fa base a Roma e che vanta in pochi anni numerosi film di successo prodotti per Sky, Prime Video e Netflix – è la società di produzione di “L’estate che verrà” del regista Mauro Lodi, che racconta la storia di una profonda amicizia tra due individui, un italiano e uno sloveno, cresciuti in un contesto di grande coesione culturale come quello dello Staatsgymnasium di Gorizia, ma in un luogo e in un tempo che verrà sconvolto dalla guerra. 

“Dall’altra parte – favola di Aulo e Marina”, è una favola moderna come la definisce  Emma Jaay, regista di origine britannico-australiana, e prodotta da Tucker Film srl, casa di produzione e distribuzione indipendente fondata dal CEC di Udine e da Cinemazero di Pordenone; quasi una storia d’amore, con al centro due personaggi che muovendosi dentro a una città è come se si muovessero dentro al mondo intero, liberamente. 

“La battaglia delle spazzole” di Lorenzo Fabbro, prodotto dalla società goriziana Staragara I.T., è una commedia brillante che trasforma la routine notturna di due operatori di spazzatrici, Mauro e Nadja, in una battaglia di confini invisibili e sentimenti inaspettati a cavallo della Piazza Transalpina / Trg Evrope. 

Infine, “Vivere” prodotto dalla società triestina La Scontrosa srl, scritto da Chiara Cremaschi, è un viaggio non solo fisico, ma anche introspettivo, che esplora le complessità della vita e delle emozioni umane mettendo al centro due donne costrette a scoprirsi e prendersi cura una dell’altra; un progetto che nasce da ricerche, interviste e riflessioni di lungo corso dell’autrice insieme alla geografa francese Camille Schmoll e all’artista Martina Melilli.

<<Il cinema e Gorizia formano ormai un connubio vincente – commenta l’’Assessore regionale alle attività produttive e turismo Sergio Emidio BiniNell’ultimo quinquennio sono molteplici le produzioni italiane e internazionali che hanno scelto questa “terra di confine” come scenario per le riprese. Questa riscoperta del goriziano ha portato ad un duplice risultato: una visibilità senza precedenti in termini di spettatori raggiunti e un rilevante impatto economico generato direttamente sul territorio, quantificabile in circa 8,2 milioni di euro di ricadute a vantaggio di maestranze, comparse, esercizi commerciali e ricettività locale. Con il bando “Corti senza confine” abbiamo inteso sostenere ulteriormente questo trend, in linea con il percorso di avvicinamento al grande appuntamento che vedrà coinvolta la città nel 2025. Infatti, nell’ultimo periodo, forte anche del traino della capitale europea della cultura, Gorizia ha goduto di una visibilità senza precedenti, tanto che le presenze turistiche in città sono aumentate del 12,8% nel corso del 2023, con un picco di visitatori provenienti dall’estero (+24,7%)>> 

<<Mancano meno di 6 mesi all’importante appuntamento che vedrà la nostra Regione, in particolare la Città di Gorizia assieme alla vicina Nova Gorica, al centro della Cultura Europea. Attraverso “Corti senza Confini” – afferma il Vicepresidente e Assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia avv. Mario Anzil – questo importante appuntamento avrà una testimonianza viva e duratura nel tempo che, passando da generazione a generazione, trasmetterà a tutti la portata che l’evento rappresenta per il nostro territorio. Ancora una volta, quindi, l’audiovisivo ne fa da padrone, regalando a noi e al mondo dei beni immateriali in grado di veicolare e implementare la cultura e la storia>> conclude il Vicegovernatore, aggiungendo nel corso della conferenza stampa che <<stimolati proprio da questo successo oltre alla aspettative e alla grande qualità dei lavori, stiamo valutando, in sede di assestamento di bilancio, di far scorrere la graduatoria per poter sostenere altri tre produzioni oltre a quelle già finanziate>>.

Il progetto rientra nei programmi della Evropska prestolnica kulture – Capitale Europea della Cultura – European Capital of Culture GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia (https://www.go2025.eu/).

La graduatoria completa è disponibile su www.fvgfilmcommission.com

Cartella stampa

https://bit.ly/presskit_cortisenzaconfine_vincitori

UFFICIO STAMPA

FVG FILM COMMISSION

Studio Sandrinelli srl 

Barbara Candotti

email: candotti@studiosandrinelli.com

cell. +39 393 1968181

Deborah Viviani 

email: viviani@studiosandrinelli.com

cell. +39 +39 333 676 4152

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APPROFONDIMENTI CORTOMETRAGGI VINCITORI DI “CORTI SENZA CONFINE”

“Gorizia” di Simone Massi

Categoria: Cortometraggio di animazione, 10 minuti

Produzione: Rumore srls

Il piazzale della Transalpina di Gorizia diventa lo scenario simbolico dove si incontrano drammi storici e speranze future. Il regista Simone Massi utilizza la sua tecnica distintiva di pastelli ad olio su carta, creando un’opera che è allo stesso tempo visivamente affascinante e profondamente emotiva. Massi racconta la storia di una città divisa da confini nazionali e ideologici, ma anche di sogni che riescono a superare ogni barriera.

Simone Massi: nato a Pergola il 23 maggio 1970, è un animatore, regista e illustratore italiano. Ha vinto il David di Donatello nel 2012 per il miglior cortometraggio e ha ricevuto quattro Nastri d’argento: uno nel 2014, uno nel 2015 e due nel 2023, un Premio Flaiano, oltre a numerosi premi e riconoscimenti internazionali. Ha inoltre realizzato i manifesti e le sigle della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dalla 69a alla 73a edizione.

“L’estate che verrà” di Mauro Lodi

Categoria: Cortometraggio di fiction, 20 minuti

Produzione: Groenlandia srl

“L’estate che verrà” è una storia toccante di amicizia ambientata a Gorizia, dove due giovani, Luca e Viktor, crescono in un ambiente multiculturale. Attraverso il loro legame, il film esplora le tensioni e le speranze in un contesto storico ricco e complesso. Lodi, con la sua esperienza nel settore cinematografico, offre una narrazione coinvolgente che sottolinea il potere delle relazioni umane di superare i confini.

Mauro Lodi: regista italiano, classe 1980. Dopo il corso di laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso la IULM di Milano intraprende la sua carriera nel settore pubblicitario, televisivo e cinematografico. Ricopre diversi ruoli tra cui aiuto regia,

direttore della fotografia, regista di seconda unità e montatore. Successivamente dirige progetti pubblicitari per numerosi marchi internazionali. Recentemente ha collaborato con Groenlandia sulle serie televisive “La legge di Lidia Poët” e “Supersex”.

“Dall’altra parte – favola di Aulo e Marina” di Emma Jaay

Categoria: Cortometraggio di fiction, 10 minuti

Produzione: Tucker Film srl

Emma Jaay ci regala una moderna favola ambientata a Gorizia, dove le vite di Aulo, un uomo goriziano, e Marina, una donna slovena, si intrecciano attraverso il tempo e lo spazio. Utilizzando materiale d’archivio accanto a immagini di finzione, il film esplora i temi delle radici e delle frontiere, offrendo una riflessione poetica sulla connessione umana oltre le divisioni geografiche.

Emma Jaay: nata nel 1991, è una regista di origine britannica-australiana. Ha iniziato a lavorare con il cinema a Pechino, dove ha collaborato con il regista Zhao Xiao Tong ai suoi vari progetti teatrali e cinematografici. Si è poi trasferita a Sarajevo per studiare sotto la guida del celebre regista Bela Tarr nel suo programma “film.factory”. Dopo aver conseguito il Master in Belle Arti (MFA) Emma si è trasferita a Torino, lavorando a vari progetti cinematografici, video e progetti artistici, inclusa una residenza e una mostra a Marrakech in Marocco. Emma è stata primo aiuto regista per progetti di cortometraggi e documentari in Bosnia-Erzegovina, Cina, Italia e Slovenia. Oltre a realizzare i suoi lavori in campo cinematografico, Emma ha lavorato nella sezione industry del Sarajevo Film Festival, del Ping Yao International Film Festival e del Far East Film Festival di Udine.

Attualmente vive fra l’Australia e l’Europa, da dove continua a lavorare su progetti in corso e a sviluppare nuovi lavori.

“La battaglia delle spazzole” di Lorenzo Fabbro

Categoria: cortometraggio di fiction, 15 minuti

Produzione: Staragara I.T.

Una commedia brillante che trasforma la routine notturna di due operatori di spazzatrici, Mauro e Nadja, in una battaglia di confini invisibili e sentimenti inaspettati. Lorenzo Fabbro, con la sua formazione cinematografica e documentaristica, combina ironia e realismo per raccontare una storia unica che esplora le dinamiche umane attraverso un contesto quotidiano ma straordinario.

Lorenzo Fabbro: nato nel 1991, si laurea in Ingegneria del Cinema a Torino e successivamente si trasferisce a Sarajevo, dove si diploma in regia alla film.factory di Béla Tarr. Nel 2018 il suo documentario di diploma Nestajanje (Fade) è stato presentato al Sarajevo Film Festival. Ha lavorato come assistente e aiuto regia in numerose produzioni internazionali, per cinema (Gabriele Salvatores, Krzysztof Zanussi, Mirko Locatelli, Maurizio Nichetti), televisione (Matteo Oleotto) e pubblicità (Marcello Cesena). Il suo ultimo cortometraggio Puiet (Young Tree) ha vinto il premio come Miglior Cortometraggio alla Settimana Internazionale della Critica nell’ambito della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.Collabora come formatore a progetti laboratoriali e didattici sull’audiovisivo in scuole e altre istituzioni.

“Vivere” di Chiara Cremaschi

Categoria: Cortometraggio di fiction, 15 minuti

Produzione: La Scontrosa srl

“Vivere” è un film on the road che segue le vicende di Mamoon e Laura, due giovani donne costrette a scoprirsi e a prendersi cura l’una dell’altra in un viaggio notturno. Chiara Cremaschi, con un background in documentari, porta sullo schermo una storia potente e visivamente intensa, esplorando temi di crescita personale e solidarietà femminile.

Chiara Cremaschi è una professionista specializzata nello sviluppo di progetti cinematografici per La Scontrosa. Laureata in Filmologia al DAMS di Bologna, ha un master in sceneggiatura all’AGIS di Milano e una formazione in regia documentaria agli Ateliers Varan di Parigi. Il suo primo cortometraggio, “Parole per dirlo – dalla parte delle bambine”, ha vinto numerosi premi internazionali. Il corto “Dolce attesa” ha ottenuto importanti riconoscimenti, incluso il Premio Kodak al Torino Film Festival, e ha rappresentato l’Italia al 53° Cannes International Festival. Finalista al Premio Solinas in varie edizioni, nel 2017 ha ricevuto l’Étoile de La Scam per il documentario “Les enfants en prison”. Recentemente, è stata selezionata per il progetto “Un paese ci vuole” e ha partecipato a residenze artistiche a Villa Medici e Fondation Camargo.

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