Analogie tra il pozzo di Sintra e l’Inferno di Dante
di Anna Maria Nuzzo
A pochi chilometri da Lisbona, nel centro storico di Sintra, sorge un meraviglioso palazzo avvolto dal fascino del mistero e ricco di simboli associati alla Massoneria, ai Cavalieri Templari e ai Rosacroce.
Il suo fascino risiede nei due pozzi, noti come pozzo iniziatico e pozzo incompiuto, collegati tra loro da un sistema di gallerie.
Il pozzo iniziatico, costruito come una torre al contrario, accoglie al suo interno una lunga scala a chiocciola in pietra, divisa in nove livelli, che scende ad una profondità di trenta metri.
Il numero nove probabilmente richiama i nove gironi infernali della Divina Commedia dantesca, come anche le nove sezioni del Purgatorio e i nove cieli del Paradiso.
Scendere e risalire all’interno di questa struttura può simboleggiare la morte e la rinascita, un passaggio tra il sacro e il profano, un ponte tra il cielo e la terra.
La base del pozzo permette l’accesso al centro, al vuoto, all’axis mundi, dove si trova un disegno circolare con i punti cardinali, una stella intersecata con una croce, la croce dei Templari, simbolo legato al leggendario ordine segreto dei Rosacroce.
Se si guarda dal basso verso l’alto, si nota la meravigliosa forma a spirale del pozzo e delle sue scalinate come se si fosse al centro di una grande conchiglia.
Chi ha avuto la fortuna di visitarlo ne è rimasto ammaliato, affascinato dalle sensazioni provate: il silenzio che regna all’interno della grande conchiglia dà un senso di protezione, come se ci si trovasse nel grembo materno, alle origini dell’esistenza. Questa spirale di gradini che sale verso la luce ricorda il momento del parto: strutturata su 9 livelli come i 9 mesi della gravidanza; composta da 141 scalini, che percorsi in salita e discesa arrivano a contare 282, come i giorni della gravidanza che sono all’incirca 280.
Gravidanza e parto sono momenti di iniziazione, passaggio tra buio e luce, passaggio tra mondi e tempi diversi.
Il pozzo incompiuto invece, come suggerisce il nome, non fu mai completato: è formato da un’unica scala dritta, collegata all’altro pozzo attraverso alcune gallerie.
Si può notare una certa somiglianza con il pozzo di San Patrizio di Orvieto. Tra i due pozzi non c’è un legame diretto ma tante affinità: la posizione e le geometrie lo confermano assieme al percorso di discesa e risalita spirituale, una immersione in un luogo sacro e cerimoniale.