IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Alcune note sugli Stati Generali di Gennaro Tedesco

Umiliazione di Canossa di Enrico IV

Umiliazione di Canossa di Enrico IV

 Il sorgere in Europa degli Stati nazionali . Rapporti col Papato e l’Impero.

Dalla lotta per le investiture tra Papato ed Impero escono rafforzate le forze borghesi comunali . Sia il papa che l’imperatore sono interessati al consolidamento dei Comuni , ma soprattutto a ricevere da essi sostegno finanziario  ,  per cui sono larghi

 in concessioni nei confronti dei Comuni che ne approfittano per rendersi sempre più autonomi rispetto alle due massime autorità del Medioevo .

Mentre in Italia  nel XIII e XIV  secolo i Comuni centro-settentrionali non riescono ad abbandonare il loro particolarismo e corporativismo deleterio , in Spagna , Inghilterra  e Francia si verifica una evoluzione della borghesia comunale da posizioni non dissimili da quelle italiane a posizioni totalmente innovative rispetto a quelle italiane . La nobiltà laica ed ecclesiastica continua a sfuggire completamente al controllo centrale del monarca feudale , non contribuisce fiscalmente alle esigenze della corte centrale  e  continua a godere di immunità tali da renderla un corpo separato e autonomo rispetto alla società che sta cambiando . Non meno interessati dei monarchi all’assoggettamento della nobiltà  laica ed ecclesiastica centrifuga sono le forze borghesi comunali che vedono perennemente  insidiati e saccheggiati  dalla illegalità e dalla rapacità dei feudatari i loro capitali accumulati  per mezzo delle attività artigianali , commerciali  e finanziarie , che , per poter essere sviluppate , abbisognano della massima tranquillità  e legalità .

Del resto il sostegno finanziario della borghesia commerciale e bancaria è sempre più richiesto dalla monarchia per le spese di corte e per i tentativi di centralizzazione  antifeudale . La nascente  borghesia non rifiuta questi prestiti al monarca  accentratore perché dal prestito finanziario essa ricava vantaggi  economici immensi , quali l’appalto dell’esazione  fiscale o il monopolio delle forniture reali sempre più in aumento .

A questo punto la centralizzazione antifeudale operata dai re di Spagna , Inghilterra e Francia trova l’appoggio  interessato della borghesia che nella eliminazione  dello strapotere feudale ed ecclesiastico  scorge la possibilità di una maggiore emancipazione  sociale se non politica .  La nascita del blocco monarchico-nazionale-borghese in questi Paesi  significa l’intensificazione del processo di centralizzazione antifeudale , la burocratizzazione amministrativa , giudiziaria e fiscale , la creazione di un esercito non più dipendente dai “capricci” dei grandi feudatari .

La formazione di una burocrazia amministrativa e fiscale crea dei funzionari dipendenti esclusivamente dal re non più reclutati tra l’aristocrazia feudale ed ecclesiastica ,  ma tra i plebei ( soprattutto la borghesia delle professioni) .

Le monarchie nazionali borghesi , costituita per la prima volta una macchina fiscale abbastanza precisa e puntuale , cominciano a richiedere il pagamento delle tasse all’aristocrazia laica ed ecclesiastica sempre esente dall’imposizione fiscale . Ma ora il rafforzamento delle monarchie e la presa di  coscienza  della borghesia produttiva  che non tollera più l’improduttività  , la rapacità e il privilegio fiscale della nobiltà laica ed ecclesiastica impongono l’universalità dei tributi . Significativo a questo punto  è il caso della Francia di Filippo il  Bello .

Il sovrano francese chiede  , anzi pretende la contribuzione fiscale anche dagli ecclesiastici . Essi rifiutano di sottomettersi a tali obblighi  verso il monarca , trovando l’appoggio dello stesso papa rimasto ancorato  ancora all’ottica del privilegio ecclesiastico romano . Ma a dimostrazione che i tempi sono  mutati , la borghesia francese corre in aiuto del sovrano francese , schierandosi  nettamente dalla sua parte contro le retrive pretese papali . La presunta offesa di Anagni contro il papa perpetrata dai francesi non è che l’ultimo atto della fine del preteso e ormai anacronistico universalismo papale . I tentativi dei pontefici romani di creare degli ordini ecclesiastici come i domenicani e i gesuiti , vere e proprie quinte colonne al servizio del Vaticano , non ottengono alcun risultato pratico . Anzi il pericolo rappresentato da questi ordini ecclesiastici al servizio dello Stato pontificio accomuna e consolida il blocco monarchico nazionale  e borghese .

L’Impero ,  nel frattempo uscito definitivamente sconfitto dallo scontro col Papato , si disimpegna quasi completamente , a parte alcune calate imperiali in Italia che concludono ben poco . Esso , ormai avviato sotto gli Svevi a snaturarsi prendendo sempre più le caratteristiche di uno Stato  su basi centralistiche e borghesi , circoscrive i limiti dei suoi interessi ed interventi alla zona , grosso modo , austro-germanica dell’Europa.


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