Al timone di una nave che si chiama Vita
di Tiziana Leopizzi
Soprattutto di questi tempi afflitti come siamo da classifiche che premiano solo le brutte notizie, é rasserenante poterci soffermare su questa bella storia scritta da Luciano Trestini, personaggio poliedrico, acuto, pragmatico, spiritoso pur essendo un ingegnere, non ama parlare di problemi ma di soluzioni. Di origini venete cresce a Camogli, meravigliosa località del levante ligure dove i genitori, dopo la fine del tremendo conflitto che sconvolse il mondo, scelsero di trasferirsi.
La vita di paese risulterà fortunatamente adatta a Luciano, allora ragazzino timido e riservato, che univa alla fantasia aspetti severi mitigati già allora da un sense of humor davvero raro. L’infanzia in riva al mare e la tradizione di famiglia giocano un ruolo fondamentale nella scelta dei suoi studi.Decide di frequentare l’Accademia Navale di Livorno. Un primo importante passo questo, altamente formativo, che coronerà, lasciando poi la Marina Militare, con la laurea in ingegneria Navale e Meccanica. Il Paese é in crescita e il mondo del lavoro gli apre le porte, anzi sembra aspettarlo.
Ricoprirà presto ruoli manageriali in diverse aziende, fino a diventare amministratore delegato della filiale italiana di un gruppo internazionale genovese nel tessile. Intanto si sposa, mette su famiglia, raggiunge il top nella sua carriera ma il mix tra sangue veneto e educazione genovese si fa sentire. Affascinato dalle potenzialità di certi prodotti innovativi, messi a punto in Cina, quali le fibre di bamboo, soia e latte, si scopre imprenditore.
La passione per l’impresa in proprio, un’assoluta novità in famiglia, contagerà poi anche le figlie, nate dal felice, e ormai quasi “d’oro”, matrimonio con la moglie Mila, a suo stesso dire motore nascosto della famiglia.
La curiosità, il piacere di conoscere il nuovo e il bello sono alla base delle varie esperienze, tutte fruttuose, intraprese al momento giusto e concluse serenamente.
“Alla fine viviamo giorno per giorno – dice – e ogni incontro con persone ci fornisce nuovi stimoli, ci arricchisce, dando una ragione in più al nostro percorso.
Un po’ di umorismo aiuta a vedere le varie sfaccettature dell’esistenza e a non sopravvalutarci né drammatizzare gli inevitabili ostacoli e inconvenienti.
Il mondo intorno a noi non ha bisogno di noi, ma ci dà l’opportunità di vederne la complessità e la bellezza.
Grazie all’amicizia di Tiziana mi sono avvicinato con curiosità e un po’ di pregiudizio al mondo dell’arte moderna, intesa come attuale, e naturalmente ho scoperto opere e autori sorprendenti e interessanti, innovativi nel proprio campo e mi ha sorpreso quanto hanno in comune Artista e Imprenditore a partire dalla determinazione. Scultori come Pablo Atchugarry e Luca Bozzo mi hanno entusiasmato subito, altri come Enzo Esposito o Alba Folcio piu lentamente ma profondamente. Per me, che non ho educazione artistica, l’opera è un innamoramento che non coinvolge la ragione.”
Sempre sorridente, sincero, capace, fiducioso, intelligente, allegro, dotato di un forte senso del dovere, a distanza di 40 anni ritrovo lo stesso amico, nonno felice, sempre coraggioso e dotato di quell’umiltà costruttiva, dote assai rara segreto del vivere bene e di ogni successo
Mi sembra giusto concludere questo sereno e pragmatico flash sottolineando che l’opera più bella della sua collezione è il mare – dipinto in perenne movimento, desiderio di qualunque artista – di cui gode da questa sua casa, una sorta di nido d’aquila abbarbicato sulla scogliera di Nervi. Il luogo del sogno reale virtuale delle sue gagliarde nipotine, che alla tenera età di 8 anni parlottano tre lingue e un dialetto, quello lussemburghese, scorrazzando dalla coffa dell’albero di maestra alla cambusa.
Buon vento Comandante !