IL PENSIERO MEDITERRANEO

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A Giulia, vittima di una società che non è stata capace di proteggerla

Scarpette rosse

Scarpette rosse

di Pompeo Maritati

Con un cuore spezzato e una profonda tristezza, mi siedo a scrivere questa lettera, struggendomi per la tua morte prematura,  chiedendomi come il male abbia potuto gettare il suo oscuro mantello sulla tua giovane vita. La tua morte, inflitta per mano di un uomo che tale non può essere definito, è un’atroce testimonianza della violenza e della malvagità che alcune persone sono capaci di perpetrare.

Tu, dolce Giulia, sei diventata il simbolo di tante altre donne che hanno subito la stessa sorte crudele, vittime dell’atroce malvagità di uomini che dovrebbero rappresentare la forza e la protezione, non la vergogna del genere umano. È doloroso e sconcertante vedere come la nostra società abbia ancora una strada così lunga da percorrere per proteggere le donne da situazioni così orribili.

Questo tragico evento ci spinge a riflettere sulle radici profonde dei problemi che affliggono la nostra società. La mancanza di educazione dei giovani è una ferita aperta che permette a comportamenti violenti di radicarsi. Le scuole, che dovrebbero essere luoghi di crescita e formazione integrale, spesso trascurano l’insegnamento di valori fondamentali come il rispetto, l’uguaglianza e l’empatia.

I social media, nel loro impetuoso avanzare, hanno portato con sé una nuova forma di pericolo. I giovani, troppo spesso, sono esposti a modelli comportamentali dannosi, ritratti come normali o addirittura desiderabili. La mancanza di discernimento e la ricerca di accettazione possono condurre i giovani ad abbracciare modelli relazionali tesi e dannosi.

Oggi, piango per te e per tutte le donne che hanno dovuto affrontare la malvagità di chi avrebbe dovuto amarle e proteggerle. Ma la tua storia, la tua vita spezzata, non sarà dimenticata. Essa ci spinge a lottare per un cambiamento significativo, affinché ogni giovane donna possa vivere senza la paura costante di diventare vittima di chi dovrebbe invece amarla.

Ti saluto con un addio doloroso, consapevole che il tuo ricordo ci spronerà a combattere per un mondo in cui nessuna ragazza debba mai temere di diventare la vittima di chi dovrebbe invece essere il suo rifugio.

Con profondo cordoglio,

Pompeo

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