Salento Book Festival una vetrina per i soliti noti a spese nostre
Di Pompeo Maritati
Il 26 giugno a Galatina si aprirà quella che è stata definita la “Movida dei lettori”. Serena Dandini, Teresa Ciabatti, Mario Calabresi, Michele Santoro, Giancarlo de Cataldo, Orietta Berti, Luca Barbarossa sono solo alcuni degli ospiti della manifestazione che andrà avanti per tutto il mese di luglio e di agosto. Un evento itinerante tra i seguenti paesi salentini: Aradeo, Castro, Corigliano d’Otranto, Galatina, Galatone, Gallipoli, Nardò, Parabita, Tricase e Tuglie.
Avremo modo di ascoltare dal vivo gli scrittori e le scrittrici più amati, ma anche personalità del mondo del giornalismo, della musica, dello spettacolo, di radio, televisione e web, ovviamente a spese nostre.
Una vetrina d’accezione gratuitamente posta al servizio di chi già nel mondo dell’editoria e del giornalismo ha già tutti i canali comunicativi a loro disposizione. Un’operazione che contribuirà ad accrescerne la notorietà e la vendita dei loro libri.
Vogliamo dire che è una bella iniziativa? Diciamolo pure. La gente del sud lontana dai palcoscenici nazionali potrà “godere” dal vivo della presenza di questi autorevoli personaggi.
Gli organizzatori istituzionali dell’evento, così si sono espressi in merito: “Il libro per noi è da sempre un’occasione per approfondire e approfondirsi, per guardare da un altro punto di vista o semplicemente per sognare. E il Salento Book Festival è la nostra occasione per confrontarci su ciò che scopriamo nelle pagine, per arricchirci e, perché no?, anche semplicemente chiacchierare sulle storie, ritrovandoci nelle piazze, sulla scena degli scorci più belli del Salento e con un pubblico variegato, di tutte le età, che ci segue con affetto tutto l’anno”.
Un’affermazione più che condivisibile, solo che non riesco a capire perché non ci si possa confrontare, arricchendosi culturalmente o semplicemente chiacchierando sulle storie nelle nostre piazze, dando spazio agli innumerevoli scrittori e poeti salentini. Non poteva questa bellissima iniziativa essere dedicata ai nostri scrittori?
L’auspicio è che in futuro i nostri amministratori prendano in considerazione di investire qualche soldino in più a far conoscere e dare spazio alle non poche belle penne che il Salento annovera tra il suo patrimonio culturale, ma che non dispongono delle giuste metanizzazioni mediatiche dei loro colleghi blasonati.