Ricordando Franco Battiato
Di Pompeo Maritati
Un pensiero dedicato a Franco Battiato.
Penso di essere stato fan di Franco Battiato sin dai suoi primi passi nel mondo della musica. La mia veneranda età riesce a ricordare quando nel corso del 1968 una delle sue prime composizioni iniziò ad affermarsi nella galassia musicale, che in quegli anni era stracolma di cantanti e cantautori. “E’ l’amore” così si intitolava la canzone con cui il pubblico italiano ebbe modo di iniziare e apprezzare il nascente straordinario talento di Battiato.
Erano gli anni 60 e questa canzone romantica ben si amalgamò nel contesto di una società in forte evoluzione ma sostanzialmente romantica. Le contestazioni giovanili del tempo, per quanto forti e partecipate, necessitavano di uno spazio romantico che Battiato tentò di occupare con successo.
Oggi purtroppo, ricorre il terzo anniversario dalla sua morte. Aveva 76 anni. Nella sua lunghissima carriera ci ha regalato brani indimenticabili come ‘La cura’, ‘Centro di gravità permanente’.
E’ stato anche regista cinematografico.
Un artista capace di spaziare tra generi diversissimi dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità. Nel suo lungo percorso artistico ha sperimentato l’elettronica, si è misurato con la musica etnica e con l’opera lirica. Ha diretto anche diversi film tra cui Perdutoamor e Musikante su Ludwig van Beethoven presentato alla Mostra del cinema di Venezia.
Infine desidero ricordare Battiato con la sua affermazione sulla morte: “La morte non esiste, è solo trasformazione”. “
Dopo i primi dischi pubblicati dal 1965 al 1967, questa fu la prima incisione con cui Battiato ottenne un certo successo, raggiungendo le centomila copie vendute. Battiato scrisse i testi di entrambe le canzoni, mentre le musiche vennero composte da Giorgio Logiri e Guido Lamorgese.
È l’amore partecipò alla trasmissione televisiva Settevoci, condotta da Pippo Baudo. Ne furono realizzate una cover in inglese dal titolo Winter Love, adattata da Nat Kipner e interpretata nel 1969 da Bobby Hanna, e una cover in francese intitolata Formidable, adattata da Jan Nick e Frank Rover e incisa nel 1970 da Johnny White per il mercato belga .