Il 3 agosto scorso si è spenta l’artista salentina Annamaria Contenti
Il 3 agosto 2019, nel silenzio più assoluto della stampa e di quanti la conoscevano da vicino, se n’è andata all’altro mondo Annamaria Contenti, l’artista di eccezionali qualità che ha segnato la storia dell’arte salentina nella seconda parte del Novecento. Sapevamo della sua professionalità (Fotografa, Grafica e Giornalista) in quanto docente formatrice sull’Uso dell’Immagine per conto del Ministero della P. I., ma per noi lei era anche l’artista che riusciva ad essere presente a tutti quegli eventi dove era richiesta la sua presenza. Non si negava a nessuno e spesso lo faceva con spirito di volontariato. È nota la sua attiva e volontaria presenza nell’ambito delle attività dell’ASSA (Associazione per lo Sviluppo e la Salvaguardia di Acaia), per la quale ha firmato cartoline, manifesti, dossier, monitoraggi e quant’altro, spesso attraverso il suo Studio Grafico Pubblicitario “Pugliadoro Contenti” (fondato nel 1981). Per decenni Annamaria Contenti si è dedicata alla difesa dell’ambiente e del paesaggio salentino e pugliese spesso con eventi patrocinati dal Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Beni Culturali, sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica. Alcuni di questi eventi sono stati: Profondo blu; Salento tra mare e cielo; Magico Salento; Mani artigiane; Donna frammento di mistero; Artigianato di Puglia; settori che rischiavano e rischiano tuttora l’estinzione. Nota è anche la sua mostra Angeli in terra, che rappresentò la Puglia nelle Olimpiadi di Los Angeles.
Ha scritto libri importanti, dai quali emerge la sua figura di artista a tutto tondo quale pittrice, fumettista, illustratrice. Importante è stata la sua collaborazione con la Casa editrice Adda di Bari, sotto il quale marchio sono stati pubblicati i libri Otranto (1480-1980) (Adda, 1980) e Nel regno della cartapesta e del Barocco (Adda, 1987). Importanti sono stati anche gli eventi che ha organizzato, come quello su il “Manifesto Murale “, progettato dalla Regione Puglia, con duecento opere grafiche di teatro e cinema.
Purtroppo, negli ultimi due decenni, Annamaria Contenti non stava più bene, un po’ per gravi motivi familiari che l’avevano colpita, un po’ anche per quell’impietoso uso che la società contemporanea (bieca e spesso cinica) impiega nei confronti dei suoi figli e figlie migliori. Ha lasciato un patrimonio archivistico inestimabile di testi, immagini e docufilm.
Maurizio Nocera