IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

A tò Kalòn con il prof. Francesco Primiceri si parla di scienza, di verità e di dubbio

Evento a martano tò Kalon 4 dicembre

di Anna Stomeo

Nuovo appuntamento Mercoledì 4 dicembre 2024 alle ore 18.00 al Centro Culturale tò Kalòn dell’Associazione Itaca Min Fars Hus, condotto da Anna Stomeo e da Paolo Protopapa, a Martano (Lecce) in via Marconi 28.: incontreremo il Prof. Francesco Primiceri, fisico e matematico, già docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Scientifico “Giulio Cesare Vanini” di Casarano (Lecce) e attento divulgatore del sapere scientifico, attraverso numerose pubblicazioni, conferenze e incontri pubblici di grande interesse e partecipazione.

L’argomento di questo incontro, dal titolo significativo “Alla ricerca della verità perduta. Linguaggi e metalinguaggi in matematica” (che sembrerebbe spaventare i non specialisti, non foss’altro per il riferimento esplicito ai linguaggi matematici), suona, volutamente, come una provocazione, giacché intende coinvolgerci in uno dei passaggi risolutivi della storia della scienza, che riguarda da vicino la scienza contemporanea e la nostra stessa possibilità di conoscenza della realtà: la crisi dei fondamenti in matematica come punto di svolta teorica nella fatidica ricerca filosofica della verità.
Una provocazione ‘buona’, dunque, per un tema intrigante e stimolante, come si è soliti fare a tò Kalòn, dove le serate assumono sempre un tono corale di partecipazione e di dibattito aperto ai più diversi stimoli e alle più diverse curiosità culturali.

Non mancherà di confermarlo anche questo incontro con il Prof. Primiceri, che attraverso la storia del pensiero scientifico, ci aiuterà a sollevare dubbi e a porci delle domande che riguardano il nostro stesso modo di intendere la conoscenza scientifica.
Viviamo in un contesto dominato dal sapere scientifico, nelle forme esteriori della tecnologia, di cui usufruiamo quotidianamente e, spesso, del tutto inconsapevolmente, e tuttavia ignoriamo le tematiche intrinseche alla scienza e alla sua storia. Vittime come siamo di una cultura di stampo idealistico, che ha sostenuto in modo devastante la separazione della cultura umanistica da quella scientifica, e, addirittura una sorta di superiorità della prima sulla seconda, spesso ci riesce difficile pensare che la scienza, al di là dei necessari specialismi e delle competenze specifiche dei singoli scienziati, costituisca in realtà la più grande impresa conoscitiva collettiva che l’umanità abbia prodotto attraverso i millenni.

Un’impresa animata dal dubbio e dallo spirito critico come condizioni necessarie di una conoscenza continuamente revisionabile nelle sue acquisizioni, mai assoluta e incontrovertibile, aperta alla scoperta di verità relative ed esposta alla fallibilità.
Tuttavia non tutti sono consapevoli delle grandi trasformazioni concettuali e teoretiche, oltre che pratiche, che il pensiero scientifico ha conosciuto negli ultimi due secoli e dell’impatto culturale, filosofico ed etico che tali trasformazioni hanno comportato. Di qui la necessità di conoscere e divulgare a vasto raggio il sapere scientifico, non solo attraverso le sue pratiche conoscitive, ma anche attraverso i suoi dubbi e le sue incertezze, che incrociano il pensiero filosofico e riguardano l’esistenza umana.

In quest’ottica si muove la ricerca di Francesco Primiceri, autore, tra l’altro, di un volume divulgativo sul pensiero scientifico contemporaneo (F. Primiceri, Il dubbio nei fondamenti scientifici, Aracne editrice, 2019), scritto con finalità formative e di ricerca, che non si limita a informare, ma riesce a spiegare il senso e le motivazioni profonde che hanno determinato le grandi trasformazioni teoriche e storiche della scienza. Prima fra tutte la crisi dei fondamenti in geometria e nella logica matematica, tra Ottocento e Novecento, un vero e proprio terremoto teorico, che non solo ha ribaltato il sistema stesso del sapere scientifico, ma ha anche confermato lo stretto legame tra scienza e filosofia e fornito un’ulteriore dimostrazione dell’unicità del sapere, al di là di ogni pretesa separazione tra cultura umanistica e cultura scientifica come mondi contrapposti e separati.

Dagli argomenti che Francesco Primiceri ci propone con le sue ricerche, emerge una storia del pensiero scientifico fatta di conquiste e recriminazioni, di incertezze e di dubbi, un percorso controverso, ma anche sicuro ed affidabile nelle sue acquisizioni relative e aperte all’imprevisto. Un’apertura all’imprevisto che dischiude scenari inusitati, tra caos deterministico e scienza della complessità, ridisegnando i confini tra mondo naturale e mondo umano, alla ricerca di una verità perduta. Per sempre.
Tematiche di grande fascino e di grande “mistero”, con cui confrontare la propria curiosità e misurare la bellezza della conoscenza, in un incontro nuovo e atteso a tò Kalòn.

La pluridecennale esperienza didattica, l’abitudine preziosa a trasmettere conoscenza critica a tante generazioni di allievi e la profonda e sempre aggiornata competenza scientifica del Prof. Francesco Primiceri, sono sicuramente la garanzia che la serata di mercoledì 4 dicembre a tò Kalòn non solo lascerà il segno, ma avrà un seguito in altri incontri futuri, che il Prof Primiceri ha già promesso agli Amici di tò Kalòn. Ancora un inizio. Ancora altri mondi da scoprire. Fate di tutto per esserci

Anna Stomeo


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