Paleokastritsa (Corfù) tra la meraviglia di un posto fantastico e la leggenda

Pompeo Maritati

Tra le più belle isole del Mediterraneo viene annoverata Corfù. Forse, a mio parere la più bella.

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Perché? Perché è un’isola che sa coniugare al meglio la sua vocazione turistica.

Non vi è angolo dove non ci si è costretti di fermarsi per ammirare le spettacolari baie, il mare ovunque cristallino. Spiagge dorate, baie dove vorresti che il tempo si fermasse e alcune di queste raggiungibile solo con una barca.

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Un numero innumerevole di grotte da visitare, soprattutto sparse tra le cinque baie che compongono il punto più stupendo dell’isola, Paleokastritsa. Un’isola molto verdeggiante ovunque. Se su questo lembo di terra adagiato sul mar Ionio, le famiglie più blasonate d’Europa e non solo, hanno costruito la loro dimora estiva, un motivo ci sarà. Cominciò la Principessa Sissi, la cui dimora estiva è stata trasformata in uno dei più frequentati casinò d’Europa, meta turistica ambita anche per la bellezza del suo storico palazzo.

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Ritengo che il punto più suggestivamente romantico sia rappresentato da una delle cinque baie di Paleokastritsa, dove la leggenda narra sia avvenuto l’incontro tra Ulisse e Nausicaa. Un posto stupendo, una baia favolosa, dove a ridosso del bagnasciuga  vi sono degli scogli. Gli amici corfioti non sempre sono d’accordo su quale sia l’effettiva località ove avvenne il leggendario incontro.

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Comunque, credetemi, sedersi in riva al mare di questa splendida baia e pensare che tanti, tanti anni fa, Ulisse avesse potuto incontrare, abbracciare e baciare la sua Nausicaa, scatena delle forti emozioni, soprattutto se si ha il piacere di farsi trasportare dalla fantasia e di tanto in tanto credere anche in qualche bella favola. Ulisse e Nausicaa rappresentano una delle pagine più romantiche dell’Odissea, ed io qui a Corfù ho potuto constatare che Ulisse, sotto sotto, alberga in ognuno di noi. 

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Le foto sono di Pompeo Maritati