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“Nel paese sognato” partono le riprese del film documentario sulla Scuola di italiano per stranieri di San Giuliano Milanese

La troupe del fim documentario

La troupe del fim documentario

di Paolo Rausa

“Nel paese sognato” partono le riprese del film documentario sulla Scuola di italiano per stranieri di San Giuliano Milanese, regia di Marcello Bivona, produzione della Associazione Culturale Orizzonte A.P.S., fotografia, riprese e post produzione di Davide Polimeni

L’idea è quella di mostrare la realtà della scuola di italiano per stranieri di San Giuliano Milanese, attiva da 12 anni, gestita dall’Associazione Culturale Orizzonte A.P.S. (Associazione di promozione Sociale). La scuola aderisce alla “Rete delle Scuole Senza Permesso”, nata a Milano nel 2005 per contribuire attraverso l’insegnamento della lingua italiana alla loro integrazione e inclusione, esprimendo così la propria solidarietà ai senza diritti.  

Per dare un’idea dell’importanza del lavoro svolto dalla Rete, basta dire che, solo a San Giuliano Milanese, comune della cintura milanese di circa 40.000 abitanti, nell’anno scolastico 2022 – 2023, il numero degli iscritti, tra maschi e femmine, ammontava a 250 unità, residenti a San Giuliano Milanese e dintorni.

La Scuola è aperta all’accoglienza di tutti coloro che vogliono imparare la lingua italiana. E’ un punto di riferimento, di aggregazione sociale e di ascolto per i numerosi problemi (lavoro, casa, permesso, ecc.), di persone che hanno affrontato situazioni umane drammatiche. Alla base ci sono questioni economiche, ambientali, sociali e politiche. Fuga da nazioni in guerra o che non garantiscono diritti e condizioni di vita dignitosi, per effetto anche della secolare rapina dei paesi ricchi. La Rete delle Scuole, infine, accoglie chi rivendica il diritto di mettere radici dove trova spazio ai propri desideri.

L’obiettivo del docufilm non è solo quello di realizzare un filmato istituzionale sulla scuola e la didattica dei vari corsi ma anche di analizzare il servizio di apprendimento organizzato da essa. L’intenzione è indagare le motivazioni che spingono le persone ad intraprendere la strada di un viaggio, spesso molto rischioso, che li porta a ripensare totalmente alla loro vita nel paese di accoglienza.

Lo straniero è un’ombra che incontriamo per strada, al lavoro, al bar. Di lui sappiamo molto poco. La cronaca e l’informazione il più delle volte se ne occupano per raccontare e descrivere i suoi delitti. I luoghi comuni lo vogliono colpevole e causa di tutti i nostri mali.

Ma queste ombre non sono che proiezioni di corpi umani. Il pregiudizio impedisce di vedere il grande bagaglio di storie personali di cui sono portatori. Non scegliamo dove nascere e la decisione di partire, anche a rischio della vita, è sempre una motivazione forte che coinvolge affetti, speranze, delusioni, sconforti, sconfitte e a volte vittorie.

Questi sono i temi che vogliamo raccontare attraverso le voci, gli occhi, i sensi, le parole di chi vive sulla pelle, giornalmente, la condizione di straniero. Lo spaesamento, l’apprendimento di nuovi codici di vita è un peso che diminuisce col crescere della consapevolezza della nuova realtà. E’ questo disagio che vogliamo farci raccontare dai gruppi di donne sedute attorno al grande tavolo ricoperto di libri e quaderni aperti. E anche i loro sogni, i loro desideri e le aspettative.  Vogliamo conoscerle per un sorriso, un gesto, un pensiero che sveli la fatica, il sacrificio, e anche l’allegria che le pervade immaginando un futuro migliore per loro ma soprattutto per i figli che saranno anche italiani.

 E’ previsto un piano di lavorazione di qualche mese, da ora (marzo 2024) alla fine dell’anno scolastico (giugno 2024). La durata sarà di 70-80 minuti. Le riprese saranno effettuate con una troupe superleggera (regista, cameramen, all’occorrenza un fonico). La regia è condotta da Marcello Bivona, sangiulianese di adozione e tunisino di nascita. Appartiene a quelle famiglie italiane che emigrarono in Tunisia e poi ritornarono qui da noi per varie ragioni, economiche soprattutto e poi di agibilità politica, culturale e sociale. Lo ha descritto questo fenomeno nel recente suo film documentario “Siciliani d’Africa. Tunisia terra promessa”, la fotografia, le riprese e la post produzione da Davide Polimeni, mentre la produzione è affidata alla Associazione Culturale Orizzonte A.P.S.. Si sta valutando il coinvolgimento di eventuali sponsor per contribuire economicamente al progetto e l’avvio di una raccolta di fondi tramite crowdfunding. Le location saranno principalmente i luoghi dove si svolgono le attività della scuola. Atri luoghi saranno individuati nei posti in cui vivono gli studenti, sempre in questa zona.

La diffusione del docufilm prevede presentazioni pubbliche in sale cinematografiche di prestigio dell’area milanese e nazionale. Partecipazione ad eventuali festival che prevedono la selezione di opere con tale argomento.

San Giuliano Milanese, 01/03/2024

                                                       Paolo Rausa, Presidente Associazione Culturale Orizzonte A.P.S.  

                                                                                                                                                                                                                                                          


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