IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Nuova Pubblicazione della silloge “Novembre” di Serena Rossi edizioni NullaDie

copertina novembre 2024 (1)

di Zornas Greco

Serena Rossi la nostra Redattrice di Milano pubblica una sua nuova silloge poetica dal titolo Novembre edizioni NullaDie con Salvatore Giordano e Massimiliano Giordano.

E’ acquistabile sul sito www.nulladie.com e nelle migliori librerie su prenotazione o su amazon.

La raccolta di poesie è suddivisa in tre capitoli: Del tempo, In itinere e Civilmente.

L’Autrice simbolicamente suddivide le liriche in poesie da leggere inerenti al tempo in generale che scorre, quelle che riguardano la vita e quelle sui temi civili come i migranti o l’orsa Amarena.

Le sue poesie sono da lei stessa definite “Schegge di solitudine e di follia”.

Sono immagini vivide che Serena Rossi, anche artista visiva, ci dona per leggere e srotolare meglio la realtà ed i nostri sentimenti, fanno riemergere emozioni magari sopite e ci fanno sentire più vivi e nuovi.  

Novembre mese di morte e di attesa. Arriveranno le feste. Passerà il nuovo anno. Tutto si rinnova. Novembre come straccio per spolverare ma di camicia buona. Novembre ricordo di nonna. Serata senza luna. Novembre mese qualunque o forse nessuna.

Le parole evocano sensazioni, sono gemme che ricamano nuove storie. Così Novembre ci lascerà nel profondo un segno per le immagini vivide che l’Artista ci dona.

Serena Rossi è un’artista visiva e poetessa milanese. Con Nulla die ha pubblicato Non ci sono solo eroi (2017), Noi non siamo (2018), Disegno papaveri rossi (2020), Non serve la paura (2022). E ha curato – con Salvatore Giordano – il volume di autori vari Voci dal confinamento (2021).

Serena Rossi nasce a Milano nel 1972. Nel 1999 si laurea in Farmacia. Segue svariati corsi di arti visive, dal 2002 espone sue opere in mostre italiane ed internazionali e alcune di esse fanno parte di collezioni private e pubbliche come il Museo a cielo aperto di Camo e la Collezione della BPL.

Nel 2011 espone alla 54 esima Biennale di Venezia al Padiglione Italia a Torino su Invito del critico Sgarbi.

Nel 2022 partecipa alla call Rodello arte ed espone nella Chiesa dell’Immacolata di Rodello una grande opera site specific dal titolo Pregate per noi, che dona al Museo della Diocesi di Alba, alla mostra collettiva Internazionale Il sacro e il fragile da giugno ad ottobre 2022 a cura di Enrica Asselle. 

Nel 2023 partecipa alla XIV Biennale di Firenze.

Parallelamente dal 2012 si occupa con gli stessi temi di poesia e pubblica sue sillogi e su diverse antologie la sua poesia, tra gli altri pubblica “Spazi” in italiano e rumeno ed. Cosmopoli a cura di Eliza Macadan e “Novembre” nel 2024 edizioni NullaDie. Collabora con diverse testate letterarie in rete e dal 2022 fa parte della redazione milanese della rivista culturale online Il pensiero mediterraneo e fonda il Concorso letterario e artistico Vivi la realtà.  

In questi anni riceve diversi premi e segnalazioni di merito a Concorsi letterari nazionali ed internazionali.

www.serenarossiartecontemporanea.it

Serena Rossi

Studio via Paolo Lomazzo 52 Milano italy 20154

serenarossiarte@gmail.com

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ALCUNE SUE POESIE

Dio

C’è chi dice sono io

Se esiste senza fine la fine del cielo.

*

Senza misericordia nei sorrisi dei migranti

Nelle lacrime dei bambini degli ospedali

Nelle piaghe dei lebbrosi

Nelle pubblicità dei gelati americani e nelle baracche

Cinesi fuori dalle città.

Negli articoli dei giornali che leggo ogni giorno

E non mi scandalizzo se la guerra è senza fine

Se litigo per la terra

Ho tutto e non mi basta niente

Ogni rumore è guerra.

Altrove

Spaiati risaliamo i torrenti

Come salmoni rosa

Senza casa

Altrove troviamo i perché

Per costruire i ponti

Nuove identità figlie

Nuove creature, germogli usati

Di noi come eravamo.

**

Nuovi ponti

Nuovi stigma verde pisello come cartelli

Accesi dei semafori delle città.

Nuove identità.

Altrove.

Cocci

I cocci come cenere

Stanno in basso

Sotto al collo sotto al muso

Stanno sotto al mio sguardo

Che lento ti guarda che ti vesti e

Non è curioso

Non si appassiona al tuo seno

All’incavo del tuo braccio al monte del tuo pube

Fermo

Io voglio il tuo bene

Che tu cammini serena che tu non guardi mai indietro

Non mi interessa farti ridere

Tanto di riso ce n’è ancora poco.

Il cammino è diritto e spero lungo

Non fare le deviazioni non cercare le solite scuse di tutti

Non ti allarmare alla casetta

Di riso ce n’è poco.

E tante altre volte rimpiangerai riderai

Mi guarderai e mi troverai sciocco

Poveruomo che non ha saputo darti tanto

Povero di lena povero dalle scarpe grosse

Ho leccato ogni giorno il tuo spirito

Che risplendesse come fiaba

Che il tuo sguardo non fosse mai opaco, volevo

Apparirti come luna,

malinconico ma presente.

E tu ti saresti abituata a me, pastore di selvaggia landa.

Uomo di mare, tirchio della sua terra

Ma dove credevo di trovare la forza?

Ora tu forse ricordi appena il mio nome

E lo ripeti come onda.

Siamo saliti, cocci sotto la tua testa di fiaba,

e cocci sotto i musi che mi guardano con noia

sono sempre lì

a chiedere la grazia

a chiedere ancora

Musi che scrutano l’orizzonte senza curiosità giovane

Senza interesse che forse a quell’età un po’ ci starebbe

Senza Anima leccata.


Serena Rossi

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