IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Il “ fanciullo divino” e il “  Kristos “  come metafora mistica del bambino / robot del film “ A. I. Intelligenza artificiale “ : simbologie e significati nascosti

Film Intelligenza Artificiale

Film Intelligenza Artificiale

di Fabrizio Manco

Introduzione. 

Questo piccolo saggio è una sorta di appendice di un mio scritto precedente dedicato al film di Stanley Kubrick e Stephen Spielberg “ A. I. Intelligenza artificiale “ che ho scritto e pubblicato nel 2022 nella rivista “ Il pensiero Mediterraneo “ ( 1 ). In questo nuovo scritto voglio analizzare dal punto di vista mistico e simbolico ancora una volta il personaggio di David , il bambino/ robot protagonista del film di Stanley Kubrick e Stephen Spielberg ( 2 ).

David e Astroboy come archetipi del “ Kristos “ e del “ Fanciullo divino “.

Ho visto il film “ A. I. Intelligenza artificiale “ di StanleyKubrick e Stephen Spielberg la prima volta molto tempo fa, quando ero ragazzino. Ero appena adolescente quando ho visto il film in televisione. Il film originariamente esce al cinema nel mese di Giugno del  2001 nei paesi Anglosassoni , mentre in Italia esce ad Ottobre dello stesso anno. Sembra che all’inizio il film ebbe una gelida accoglienza da parte del pubblico.  In televisione andò in onda per la prima volta tra il 2003 / 2004, non ricordo bene l’anno, ma è comunque in quegli anni che lo scoprì per la prima volta.

Fin da subito mi è sembrato che il film contenesse numerosi riferimenti alla cultura letteraria Europea come dimostrano le citazioni della favola di Collodi Pinocchio ( 3 ). Per molti anni ho dimenticato questo film, ma recentemente l’ho ripreso in seguito ad alcuni studi che ho fatto sul tema della Morte e rinascita in ambito letterario, filosofico , psicologico e artistico. Scrivendo alcuni saggi su questo tema mi è venuto in mente questo film, il quale ho rivisto e ho collegato ad esso numerosi temi filosofici ,alchemici e artistico/ letterari. Da questi collegamenti è nato il saggio scritto e pubblicato nel 2022, nel quale analizzo il film e la storia dal punto di vista filosofico e psicoanalitico.

In questo  piccolo saggio invece faccio un’analisi leggermente più esoterica.

Il film in questione è ispirato ad un  piccolo racconto fantascientifico dello scrittore Inglese Brian Aldiss ( 1925- 2017 ) intitolato Supertoys che durano tutta l’estate  uscito nella fine degli anni sessanta ( 4 ). Si tratta di un  raccontino di una pagina nella quale viene narrata una storia ambientata in un lontano futuro dispotico dove la sovrappopolazione ha raggiunto livelli altissimi, talmente alti che I governi hanno instaurato un controllo dispotico delle nascite…. E anche  le acque e gli oceani hanno raggiunto livelli molto alti, tanto che l’ 80% delle terre è sommerso dalle acque. Ma di tutto questo il film non ha preso quasi nulla se non alcune immagini e accenni. Ciò che il film invece prende dal racconto di Brian Aldiss è il robot/ bambino David, l’orsacchiotto giocattolo Teddy e la ditta Cybertronics che ha creato David.

Come ho spiegato e descritto nei dettagli nel saggio dedicato al film scritto nel 2022, l’ idea di base del film è di Stanley Kubrick , che ha scritto la prima versione della sceneggiatura. Tuttavia il film fu realizzato da Stephen Spielberg che ne raccolse gli abbozzi originali di Stanley Kubrick. Il film contiene numerose chiavi di lettura sia letterarie che religiose, sia Alchemiche e filosofiche. Nel saggio del 2022 analizzo gli aspetti legati alla filosofia e alla psicologia; inoltre mi soffermo molto sul manga di Osamu Tezuka ( 1928 – 1989 ) Astroboy, dal quale secondo la mia analisi, sia Stanley Kubrick  che Stephen Spielberg hanno preso ispirazione per la loro storia.  

Tutte le diverse chiavi di lettura del film sono di grande importanza per me : le piste che il film segue sono molteplici, a cominciare dalla pista di Pinocchio che nasconde una della tematiche principali del film, ovvero la Morte e Rinascita. Ma nelle mie ricerche ho scoperto qualcosa di straordinario. Il film A. I. Intelligenza artificiale si ispira ad un personaggio di un fumetto , Astroboy, scritto da Osamu Tezuka,  uno dei più grandi fumettisti della storia ( 5 ).  Il manga Astroboy narra la bellissima e straordinaria storia di un robot costruito ad immagine e somiglianza del figlio del Dottor Temna, morto in un incidente stradale. L’epoca di ambientazione di Astroboy è un futuro ipertecnologico nel quale le ditte di costruzioni dei robot ormai possono realizzare dei robot a dir poco perfetti , quasi con le stesse caratteristiche della specie umana.  Ma di tutto questo ne parlo nei dettagli nel saggio scritto nel 2022. Qui mi limito a fare alcuni accenni in quanto non è necessario spiegare ulteriormente la questione.

Nel manga originale di Osamu Tezuka  Astroboy, appare come specificato il Dottor Temna, il quale non è altro che la rappresentazione archetipica del Creatore, di colui che crea un’altra vita. Possiamo anche affermare che si tratta di un Demiurgo. Il Demiurgo è infatti una figura archetipica, come il Creatore del mondo nella Bibbia e nel Timeo di Platone, come Mastro Geppetto della favola di Collodi e lo scienziato Frankestein della storia di Mary Shelley e come nel film di Stephen Spielberg lo è il Dottor Hobby. Ma il Demiurgo può essere anche un Creatore malvagio, come appare nella tradizione Gnostica, il quale Demiurgo non è altro che l’ Essere maligno che ha creato il mondo. Siamo di fronte quindi a delle figure archetipiche, in quanto lo scienziato o il falegname che crea non sono altro che l’archetipo della forza creatrice dell’universo. Il Dottor.  Hobby crea il bambino robot David ad immagine e somiglianza del figlio morto, così come il Dott. Temna del manga di Osamu Tezuka crea Astroboy ad immagine e somiglianza del figlio morto in un incidente stradale. Ecco che qui si inserisce il tema della Morte e rinascita… un bambino che rinasce sottoforma di robot: ma chi è esattamente questo bambino robot?…. quale messaggio simbolico può celare dietro la sua immagine?….

Ebbene, può sembrare un po azzardato ma David potrebbe essere una rappresentazione mistico/ simbolica del Kristos. David è un archetipico, prima di essere un personaggio importante di un film. Il bambino robot David è il Fanciullo divino che si incarna nel nostro mondo o in un lontano futuro dispotico per splendere con la sua luce divina. E ovviamente anche Astroboy è un Fanciullo divino , una sorta di angelo/ Kristos che rinasce incarnandosi in un robot costruito ad immagine e somiglianza del figlio morto del Dottor Temna. Astroboy infatti è un guerriero, un robot bambino dall’animo nobile ( sempre se nell’  ambito degli androidi possiamo parlare di Anima ) che combatte per la giustizia affrontando con coraggio e determinazione criminali e mostri di ogni genere e specie. David invece apparentemente non combatte e non protegge nessuno dal male , ma è alla ricerca continua di sua madre e di sé stesso. Tuttavia quando dopo duemila anni viene ritrovato nel fondo degli oceani dai Supermecha evoluti che lo riattivano, David si rivela essere un qualcosa di prezioso per la civiltà futura. Ed è in questo specifico contesto che David è la reincarnazione del Kristos/ fanciullo divino. Se Astroboy di Osamu Tezuka rappresenta l’eterno fanciullo divino che si reincarna come guerriero e difensore della giustizia e della pace bel mondo, David di Kubrick/ Spielberg è un semplice Custode della luce ma tenace e resistentenella sua ricerca dell’amore materno in un futuro dispotico ormai in balia delle tenebre interiori e sociali.

Il bambino robot David visto in questa interpretazione mistica non è altro che lo spirito del CHRISTOS che rinasce incarnandosi nella forma di un robot. E su questo siamo d’accordo. Ma se David rappresenta il Christos di quella lontana epoca futura, Monica, cioè la madre adottiva di David, rappresenta una nuova Maria. E infatti c’è una scena nel film nella quale David e Monica stanno diventando Gesù bambino e Maria. La scena in questione è la scena della programmazione di David attraverso la lettura di un codice composto da parole apparentemente senza senso. La scena infatti è contornata da un alone mistico nella quale una luce debole ma visibile scende dall’alto  e illumina Monica e David. Monica e David sono quindi Gesu’ e Maria di un lontano futuro dispotico?…. non lo sappiamo con certezza , anche perché il regista e i suoi collaboratori tentano di sviare il significato nascosto mistico ed esoterico di questo film. Subito dopo la programmazione David chiamerà Monica “ mamma “. Da questi particolari possiamo così  interpretare il piccolo David come Gesù bambino che si incarna in un futuro dispotico dove l’amore e i sentimenti umani non esistono più, e Monica come una nuova Maria che tenta di crescere David. Inoltre Monica nell’attimo di programmare David gli tocca il collo come le dita della mano destra: questo è un riferimento esoterico, poiché il collo nella tradizione mistica ed esoterica rappresenta la torre che collega la testa, che rappresenta il cielo, con il resto del corpo, il quale simboleggia la terra.

Nell’epoca dispotica rappresentata nel film esistono soltanto le pulsioni come la sessualità primaria  e il piacere fisico legato ad essa ( rappresentate dalla “ Fiera della carne “ e da “ Gigolò  Joe “). Ma David è un bambino capace di amare in maniera incondizionata: ecco L’AMORE CRISTICO. Tuttavia devo precisare che nel film gli elementi presi dal racconto “ Pinocchio “ di Carlo Collodi non sono casuali e soprattutto la pista di Pinocchio adottata nel film non è per niente fuori luogo come potrebbe sembrare ad una prima lettura del film. La Fata Turchina non è altro che la Vergine Maria che protegge il suo bambino Gesù. Nel racconto di Collodi infatti la Fata Turchina è Maria di Nazareth che segue il figlio nella sua formazione e crescita. Nel film di Stanley Kubrick e Stephen Spielberg la Vergine Maria appare in due modi: la prima volta a livello simbolico/ archetipico nelle sembianze della statua raffigurante la Fata Turchina. Nella seconda apparizione pero’ è la madre adottiva di David , cioè Monica a simboleggiare la Vergine Maria che protegge il figlio. Anche se in seguito lo abbandona nel bosco per paura che David venisse distrutto.

Per quanto riguarda la figura del giocattolo Teddy l’orsacchiotto giocattolo, come ho specificato nel saggio del 2022, siamo di fronte al Daimon, il  protettore o l’angelo custode che protegge il Christos bambino reincarnato nelle sembianze di David. E in quanto orsacchiotto si tratta quindi di un animale- guida che protegge e accompagna l’anima del suo padrone. In questo caso l’anima da proteggere è quella del Christos bambino. Tuttavia David non sa di essere un CHRISTOS fanciullo divino e per questo quando entra nella stanza del laboratorio segreto del Dottor Hobby è in preda alla disperazione perché comprende di essere soltanto una delle tante copie meccaniche create dallo scienziato. Il Dottor Hobby aveva infatti creato numerosi robot bambini in serie tutti uguali a lui. Inoltre aveva anche creato delle versioni femminili di robot bambine , chiamandole Marlene: le MARLENES, il qualenome potrebbe essere la fusione dei nomi Maria e Maddalena, rappresentano il femminile oscuro , tenebroso, ctonio e meccanico.

Nella letteratura fantastica e nel cinema fantascientifico il femminile oscuro e tenebroso è molto spesso rappresentato da androidi femmina, come per esempio nel film Metropolis del grande regista, sceneggiatore e scrittore Austriaco / Statunitense Fritz Lang ( 1890 – 1976 ), dove un androide di nome Maria è concepito come la rappresentazione simbolica della lussuria e delle pulsioni dell’essere umano ( 6 ). La Maria/ robot del film Metropolis appare cavalcare una creatura mostruosa: questa scena sta a significare che l’ androide Maria nelle intenzioni del regista rappresenta la Meretrice di Babilonia e la Bestia dell’ Apocalisse che distrugge il mondo.  Infatti è proprio questo che cerca di fare l’androide Maria nel film, attraverso le rivolte popolari.  In ambito letterario, il  complesso romanzo fantascientifico Eva futura, scritto dallo scrittore Francese Auguste De Villiers De L’ Isle Adam ( 1838 – 1889 ) e pubblicato nel 1886, narra l’inquietante storia dello scienziato Edison , il quale oltre ad avere inventato il moderno circuito elettrico della luce è anche in grado di inventare il primo androide donna della storia dell’ umanità ( 7 ).  E non a caso questa prima donna artificiale si chiama Eva, un chiaro riferimento simbolico/ metaforico alla prima donna della Genesi : Eva ( 8 ). Questa primissima donna artificiale, la quale dovrebbe essere la progenitrice di tutte le donne robot del futuro, viene creata ad immagine e somiglianza della fidanzata di un giovane Lord Inglese, il quale insoddisfatto della stupida personalità della sua fidanzata, vorrebbe suicidarsi. Ma Edison lo esorta a non compiere questo gesto perché lui ha un piano, cioè creare una donna androide con le sembianze della sua fidanzata. Il nuovo essere artificiale si rivela però dotato di una gelida intelligenza e non è in grado di provare nessuna emozione dell’ ampio spettro emozionale umano. E allora seguendo queste considerazioni possiamo interpretare i robot fanciulli David è e le robot fanculle Marlene, come i progenitori di una nuova umanità, questa volta costituita da esseri umani artificiali. I David sono i piccoli Adamo e le Marlene sono delle piccole Eve. Una prospettiva molto inquietante soprattutto alla luce delle attuali conquiste delle intelligenze artificiale.

Convinto di essere soltanto una copia fra tanti robot fanciulli, David si getta nelle acque dell’oceano, nelle quali rimane per duemila anni. L’acqua simboleggia innanzitutto il liquido amniotico che culla il Christos bambino reincarnato nelle sembianze di un robot. E David rimane nelle profondità marine per circa duemila anni. Questa cifra numerica ha un’altra valenza Cristologica. Inoltre è possibile trovare delle analogie con il mito di Iside e Osiride ( 9 ) raccontato da Plutarco di Cheronea ( 46 / 48 – 125 / 127 ) . Il fanciullo Osiride viene rinchiuso dal fratello Seth in un sarcofago e gettato nel fiume,  dentro il quale scende nelle profondità e viene avvolto dai rami dell’ acacia. Anche nel manga Astroboy  c’è una parte nella quale il robot bambino annega nelle profondità di un fiume, la quale ho analizzato nei dettagli nel saggio del 2022. In tutte queste storie l’acqua agisce come una placenta, e le profondità marine e fluviali simboleggiano il ventre materno ma anche la tomba.

E infatti l’acqua ha molteplici e  profondi  significati simbolici,  psicoanalitici , alchemici  ed esoterici ( 10 ). Nella biologia rappresenta il liquido amniotico contenuto nella placenta dei mammiferi placentari,  ai quali la specie umana appartiene. Nella scienza dell’evoluzione le acque marine e degli oceani sono l’origine delle forme di vita unicellulari e primordiali e la culla dei primi vertebrati come i pesci e di tutti i successivi gruppi di animali. Nella psicologia del Profondo le acque primordiali rappresentano il lato oscuro del femminile. Esse sono l’ archetipo del  femminile ctonio e caotico. Le acque a livello simbolico rappresentano le paludi ancestrali dove pullulano gli esseri oscuri e tenebrosi. L’acqua in psicologia è la dimora dell’ inconscio e dei suoi aspetti più nascosti. Le acque sono il regno di Poseidone, il re dei mari. Sono la dimora dei mostri marini e delle creature nascoste. E come nelle fiabe, nei miti e nelle leggende, le acque custodiscono creature magiche e misteriose. Ma non dobbiamo dimenticare che l’acqua simboleggiano la fluidità Dionisiaca e ctonia della vita e del femminile. Tutto il lato fluido, acqueo, cangiante, metamorfico, oscuro e tenebroso della vita, è simboleggiano dall’acqua, la quale è collegata proprio per questo suo aspetto al femminile e alla luna.

E anche sognare il mare o l’acqua ha un profondo significato simbolico e psicoanalitico. Le acque possono essere calme, agitate o in tempesta. Poiche’ le acque nella psicoanalisi rappresentano la parte di noi più nascosta, quando si sogna il mare è l’inconscio che vuole comunicare qualcosa al nostro IO superiore e cosciente. Spesso molti pazienti preoccupati per alcune questioni della loro vita sognano un mare calmo e tranquillo, molto cristallino. Questo significa che dietro le loro preoccupazioni il loro inconscio sta comunicando che devono stare tranquilli perché la loro vita naviga nella serenità. L’inconscio è tranquillo. Oppure sognare un mare agitato e in tempesta significa che l’inconscio sta comunicando qualche situazione da situazione da sistemare, la quale però l’ Io cosciente non ha ancora compreso. Il mare e le acque però portano spesso  anche relitti e resti di animali o imbarcazioni. Questo può rappresentare il passato che vuole comunicare o insegnare ancora qualcosa a noi.

Dopo che sono passati duemila anni , David viene riattivato dai Supermecha evoluti che lo raccolgono dalle profondità del mare. Chi sono questi esseri?… molto probabilmente sono degli angeli evoluti o comunque delle potenti creature angeliche talmente evolute che trascendono il tempo e lo spazio cosmico. I Supermecha evoluti agiscono come Iside nei confronti di Horus quando lo raccoglie nelle acque smembrato e fatto pezzi dal fratello Seth. Il mito di Iside e Osiride raccontato in una versione completa da Plutarco di Cheronea, narra l’ archetipo della Morte e Rinascita ( 11 ). Questo mito si trova in una versione differente anche nella mitologia Norrena della Scandinava : nel poema Kalevala infatti troviamo il guerriero e mago  Lemminkainen che per avere la mano della figlia della Signora del Nord decide di affrontare tre prove pericolose ( 12 ). La prima prova consiste nel catturare la grande Alce di Hisi, la seconda sta nel domare un cavallo di fuoco, e la terza consiste nel catturare il grande cigno di Tuonela. Ma proprio mentre Lemminkainen attraversa il fiume dell’ Aldilà dove nuota il cigno, un guardiano del fiume cattura Lemminkainen e lo fa a pezzi. Sarà poi sua madre a cercarlo e a ricomporlo. Pieno di reminiscenze preistoriche , in particolare dell’epoca Neolitica, nella quale migrarono le prime popolazioni del ceppo Uralico che saranno all’origine degli straordinari canti che compongono il poema, il Kalevala nella parte finale contiene un riferimento ad una vergine di nome Marjatta che da alla luce un salvatore che è all’origine di una nuova umanità. Il canto nel quale si narra questa vicenda è la Runa 50 : la Runa di Marjatta ( 13 ).  Ed ecco quindi che questo grande archetipo del fanciullo Salvatore e di sua madre,  compare disseminato nella psiche dei popoli di ogni epoca e di ogni nazione. E nella nostra epoca continua ad essere narrato attraverso i  film di animazione e i  fumetti. Il poema Epico Kalevala è stato formato grazie all’ instancabile lavoro del filologo ,  linguista e medico  Scandinavo Elias Lonnrot ( 1802 – 1884).

David è un fanciullo perseguitato. E come tutti i fanciulli divini deve scappare dal mondo per nascondersi. Nel film David viene abbandonato da sua madre in una foresta per paura di essere distrutto.  Il fanciullo Horus viene smembrato dal fratello Seth e ricomposto da Iside ( 14 ). Mosè ancora in fasce viene abbandonato nel fiume Nilo da sua madre affinché non venisse ucciso ( 15 ).  Dionisio bambino viene smembrato dai Titani e ricomposto da Zeus ( 16 ). Gesù bambino viene nascosto in una mangiatoia affinché non venisse ucciso dai soldati del re Erode ( 17 ). Il neonato Superman viene spedito dai suoi genitori su un pianeta sconosciuto perché il suo pianeta sta esplodendo. E il piccolo Goku, la quale origine è molto simile a quella di Superman, viene spedito ancora neonato anche egli a bordo di una piccola navicella dai suoi genitori, poiché il suo pianeta di origine sta per essere distrutto dal tiranno spaziale Lord Freezer. Con questi esempi tratti dalla mitologia, dal folclore, dalla religione e dalla cultura pop, siamo di fronte ad altro grande archetipo che viaggia nella psiche nel corso dei secoli: l’archetipo del Fanciullo Salvatore ….  ( per una approfondita analisi del mito del Fanciullo Salvatore si può consultare un altro mio saggio “ Il grande mito del Puer Aeternus “, pubblicato sempre sul “ Il pensiero Mediterraneo “ ).

David tuttavia agisce come Iside: non è infatti sua madre che lo salva ma è lui, il Christos bambino salvifico che salva la madre facendola tornare in vita attraverso una ciocca di capelli dopo duemila anni. Infatti una volta tornato in vita la prima cosa che desidera è rivedere sua madre, ma i Supermecha evoluti rivelano a David che ormai l’umanità è quasi totalmente estinta da duemila anni e sua madre può tornare in vita soltanto per un giorno. A patto che ci siano ancora dei frammenti di tessuto organico. David aveva conservato per duemila anni una ciocca di capelli e con essa i Supermecha evoluti la possono fare tornare in vita. Così David passa l’intera giornata con sua madre fino ad addormentarsi con lei.

Quindi abbiamo una versione rovesciata del mito : non è Maria / Iside che salva il Cristos/ Horus , ma bensì è quest’ultimo, il Christos bambino che salva la Maria / Iside. La storia nascosta di questa pellicola narra il ritorno sulla terra del Christos, un Christos bambino che nelle sembianze di un robot torna in una società dispotica, in un futuro freddo ,dispotico e dominato dalla tecnica e dalle tecnologie più sofisticate, nel quale non esiste spazio per l’amore e per le emozioni ( un po come la nostra epoca impregnata di Materialismo scientista e tecnico). In questo mondo dove non esistono più dei veri rapporti umani, ma soltanto dei rapporti tra macchine e androidi, il Christos bambino è spaesato e non comprende appieno il suo potere nascosto. Ma la mia analisi e interpretazione si spinge oltre. Non solo il film di Stanley Kubrick e Stephen Spielberg narra in maniera nascosta la storia di un ritorno del Christos, ma anche il manga di Osamu Tezuka Astroboy narra in maniera velata e metaforica il ritorno del Christos bambino. Entrambe le opere ci raccontano la stessa storia del ritorno del Christos.

Astroboy di Osamu Tezuka è una figura Massianico / Salvifica mandata dalle stelle per difendere la terra dai mostri e dai criminali. Il nome Inglese Astroboy significa proprio “ Bambino delle stelle . Tutto questo fa comprendere come agisce l’ Inconscio Collettivo : la psiche dei registi, dei fumettisti e degli sceneggiatori nel corso della storia ha introdotto gli archetipi del Fanciullo divino nelle opere di fantasia, un archetipo che dimora nei secoli nell’ Inconscio. E come detto prima , sono numerosi I film e I fumetti nei quali si narra la storia di Fanciulli Salvivici. Come detto in precedenza Son Goku e Superman in particolare. Ma gli esempi sono innumerevoli. Infatti in un altro bellissimo manga di Osamu Tezuka ho ritrovato nuovamente la figura del Fanciullo Divino / Salvifico . Il manga è Il terzo occhio ( 18 ) , nel quale si narra la storia di un bambino di dodici anni di nome Sharaku. Questo bambino è diverso dagli altri, egli infatti ha tre occhi. Due nella posizione normale e l’altro sulla zona della fronte. Tuttavia Saharaku tiene il suo terzo occhio spesso bendato e ciò non gli consente di sprigionare i suoi veri poteri. Infatti Sharaku frequenta le Scuole Medie e viene continuamente bullizzato dai suoi compagni di classe, che lo torturano con scherzi abbastanza pesanti. Tuttavia una ragazzina di nome Wato, la quale sembra qualche anno più grande di lui, stringe una sincera alleanza con il ragazzino. Possiamo anche qui trovare a tal proposito in maniera nascosta un  rapporto mistico tra la Vergine Maria e il Christos bambino. Sharaku infatti è una sorta figura Massianico Salvifica discendente da un lontano passato. E l’unione di Wato e Sharaku è come quella di Maria e Gesù: soltanto Wato conosce il vero potenziale di Sharaku,  e tutte le avventure e meraviglie dei poteri del ragazzino dai tre occhi sono conosciuti nei dettagli soltanto da loro due. Ecco perché affermo che anche Saharaku e Wato potrebbero essere a livello esoterico e simbolico un Christos e una Marjam. Quando infatti a Sharaku gli viene tolto il cerotto dal suo terzo occhio, egli sprigiona dei poteri straordinari e soprannaturali. Cambia totalmente la sua personalità , sviluppa la telecinesi , la telepatia e può mettersi in contatto anche con la civiltà del passato,  come per esempio le civiltà del Neolitico. Sharaku con i suoi poteri però è un pericolo per la terra perché potrebbe anche conquistarla e dominarla. Infatti è capace di costruire degli strani marchingegni con i quali potrebbe distruggere il mondo. Inoltre con la potenza sprigionata dal suo terzo occhio può muovere ogni tipo di oggetto. Ecco perché viene tenuto con il suo terzo occhio bendato. Nel manga viene più volte raccontata la sua origine la quale è divisa tra due ipotesi: Sharaku potrebbe essere il discendente diretto di una razza aliena dotata di tre occhi dagli straordinari poteri, oppure è il discendente di una antichissima civiltà altamente tecnologica e ultramoderna ( come la civiltà di Atlantide), la quale per cause sconosciute si estinse. Sharaku è quindi l’ultimo discendente di quella antica civiltà misteriosa. Rimasto orfano ancora neonato, poiché i genitori furono molto probabilmente uccisi per circostanze misteriose, fu adottato da un medico che lo prese con se. Tuttavia gli mancava una figura materna: ed è la ragazzina di nome Wato che gli fa da Marjam ….  Ecco che anche Saharaku è un Christos bambino che non trova posto nel mondo nel quale è nato perché il suo posto originario, cioè quello dell’anima, è altrove. E come tutti i bambini rappresenta l’innocenza e la purezza…  ed è per questo che nelle storie narrate nel manga spesso viene rapito e utilizzato per alcuni esperimenti. L’innocenza e la purezza sono il vero potere. Questa considerazione si collega alla concezione che gli antichi avevano dei bambini: essi venivano considerati divini e con capacità illimitate dai popoli. È soltanto adesso, nella nostra epoca ipertecnologica , che i bambini sono considerati stupidi e bisognosi di continue attenzioni. Per gli antichi i bambini avevano accesso al terzo Occhio. Ed è importante sottolineare a questo proposito come le raffigurazioni del Cristo bambino nei primi secoli del Cristianesimo non sono focalizzate tanto sulla sua crocifissione, ma bensì sulla sua rappresentazione fanciullesca. Nell’ alto Medioevo Gesù era spesso raffigurato come Il buon pastore, e sono molte le raffigurazioni artistiche dell’ alto Medioevo nelle quali Gesù appare raffigurato come un piccolo angelo etereo con capelli dorati , con un aspetto che unisce le caratteristiche maschili e femminili: il Christos bambino rappresenta infatti tutti i bambini e come tale trascende il genere. Ed è proprio Gesù che in una delle sue frasi più conosciute esorta ad essere come dei bambini per accedere al regno di Dio :

 “ In verità vi dico : se non vi convertirete e non diventerete come i bambini non entrerete nel regno dei Cielo ….. “ ( Matteo, 18, 3 ).

 Ma non tanto perché i bambini sono innocenti, ma perché proprio per la loro innocenza hanno la purezza e la potenza necessaria per accedere a realtà superiore al livello materico.

E nei Vangeli Apocrifi, è importante sottolinearlo, Gesù bambino ha dei poteri straordinari e soprannaturali. Le sue capacità divine in questi Vangeli si manifestano fin dall’ Infanzia.

Nella tradizione mistica ed esoterica il Terzo Occhio rappresenta la Ghiandola Pineale e i poteri profondi dell’intuizione. Il Terzo Occhio lo si trova nelle tradizioni mistiche ed Esoteriche dell’ antica India e dell’ antico Egitto. La Ghiandola Pineale si trova nella parte centrale del cervello e del cranio, ed è chiamata così perché la sua forma ricorda quella di una pigna. Il terzo Occhio è quindi anche una metafora per indicare l’intuito interiore e la profondità del proprio inconscio che guarda oltre la Realtà conosciuta . Nelle  tradizioni Buddiste e Induiste il Terzo Occhio corrisponde al Sesto Chakra della fronte,  posizionato in mezzo alle sopracciglia , che in lingua Sanscrita è chiamato Ajnachakra : ecco perché in molte raffigurazioni  Budda appare con un cerchio nella fronte. Ed è  con questo terzo occhio che è possibile avere accesso a realtà spirituali normalmente precluse ad una normale sensibilità.

Nella tradizione esoterica Egizia il terzo Occhio è L’ Occhio di Horus, simbolo della potenza regia, dell’ abbondanza e della prosperità. E con questo significato gli antichi Egizi lo dipingevano nelle tombe ,nei sarcofagi ,nelle stanze di alcune Piramidi e sui papiri. E furono realizzati anche numerosi amuleti in pietra dipinta con la forma del Terzo Occhio di Horus. E anche Horus/ Osiride è doveroso sottolineare,  non è altro che un fanciullo divino perseguitato che torna in vita. E nel film A. I. Intelligenza artificiale, la simbologia del Terzo Occhio appare in due scene: la prima volta compare quando David per osservare meglio una tazza da Te si mette con il viso sotto il tavolo appena sopra l’orlo. Qui appaiono soltanto i due occhi che si riflettono sul tavolo. Nella seconda scena il terzo Occhio appare formato da alcune gocce di profumo cadute su un tavolo accanto al quale si sdraia David.

C’è un altro particolare del film che nel mio saggio precedente mi era sfuggito: un fantomatico Uccello blu. Ad un certo punto del film il vero figlio biologico di Monica, cioè Martin, chiede a David quale fosse il suo primo ricordo di nascita visto che è un robot. David risponde che il suo primo e unico ricordo è l’immagine di un grande uccello di colore blu. Ma che cosa rappresenta esattamente questo grande Uccello blu?….

All’inizio del film si può scorgere l’immagine dello stemma della ditta Cybertronics. Lo stemma riprende il dipinto di Botticelli La nascita di Venere, nel quale Venere viene portata dal vento Zefiro sopra una conchiglia . Lo stemma della Cybertronics riprende la conchiglia ma al posto di Venere mette il simbolo dell’ androide. Insieme a questo stemma c’è quello di un uccello blu, il quale però ha le ali posizionate basse. David per spiegare a Martin la visione di questo uccello blu fa il gesto dall’aprire le braccia come se fossero delle ali. Ma le braccia le apre in alto e non in basso. Ciò significa che il grande uccello blu che David ricorda non è lo stemma della ditta Cybertronics ma è la Fenice . Nel film gli spettatori sono sviati consciamente o inconsciamente dal regista del film facendo loro credere che si tratti dello stemma della Cybertronics, ma in realtà si sta parlando della Fenice.

La Fenice è un grande uccello leggendario legato alla Morte, Resurrezione e Rinascita. Secondo la leggenda la Fenice è eterna, in quanto muore e rinasce dalle sue stesse ceneri. L’immagine più conosciuta della Fenice è che quella che ci ha tramandato Erodoto, il padre della storiografia ufficiale, nelle sue Storie ( 19 ) . La Fenice secondo la testimonianza di Erodoto che la scoprì dipinta in alcuni monumenti dei territori Egiziani, è un grande uccello dall’aspetto vagamente di un’ aquila con penne rosse fuoco e una lunga coda fiammeggiante. Tuttavia questo uccello mitologico è presente in molte culture mondiali. Lo troviamo in Russia, in Asia e in Messico. Nelle antiche traduzioni Cinesi la Fenice ha una forma ibrida tra un fagiano, uno struzzo e un pavone : le zampe e il collo sono di struzzo, la testa di un fagiano e la coda di un pavone. Nella tradizione Cinese la Fenice è chiamata Fenghuang, il cui nome è l’unione del maschile e del femminile, e quindi è una simbologia dello Yin-yang, le due grandi forze cosmiche che reggono l’universo.

Quando gli viene chiesto a David di disegnare l’uccello del quale ha il ricordo, sembra quasi che disegni una colomba. E la colomba nella tradizione Cristiana rappresenta lo Spirito Santo. Tuttavia a me da l’impressione che l’uccello blu sia in realtà una Fenice. David è il figlio della Fenice blu e come frutto di questa energia è infatti immortale. Nel film ci viene spiegato che David è immortale in quanto robot, ma questa è la superficie del film indirizzata agli spettatori. Il vero messaggio esoterico del film è che David è immortale in quanto figlio della Fenice blu .Ecco perché su tratta di in nuovo Christos bambino. Anche il colore Blu è molto significativo. Il Blu infatti ha innanzitutto un profondo legame con la Sapienza mistica e Spirituale. Nella Gnosi il Blu è il colore della Sapienza, cioè di Sophia. Tuttavia il colore Blu è soltanto intorno al 1100 che entra nelle pitture e nei dipinti. Infatti il mantello della Vergine Maria prima di quell ‘ epoca era dipinto con colori scuri come il viola o nero. In senso di afflizione. Ma con il Blu cambia tutto. Il colore Blu infatti simboleggia il cielo e la purezza ed è collegato alla luna e alle stelle. Con l’avvento della poetica del Romanticismo il Blu viene legato alla ricerca interiore,  al regno celeste e  all’ Assoluto, e quindi al Divino e alla vita eterna ( 20 ).  

L’ uccello blu è titolo di una fiaba teatrale dello scrittore, poeta e drammaturgo Belga Maurice Maeterlinck ( 1862 – 1949 ), intitolata appunto L’ uccellino azzurro, andata in scena per la prima volta il 30 settembre del 1908. La fiaba racconta la storia dal profondo significato simbolico e spirituale di due bambini fratello e sorella, di nome Tyltyl e Mytyl quali una notte ricevono la visita di una fata che dice loro di trovare un misterioso uccello blu ( 21 ). I due bambini si mettono in viaggio, un viaggio dalle impronte Esoteriche e mistiche nel quale attraversano la notte oscura dell’anima e quindi la Nigredo, per arrivare a trovare il misterioso uccello blu. E nel loro viaggio iniziatico sono accompagnati da due diademi lucenti simbolo della luce interiore che li guida nel viaggio. Quando trovano finalmente l’uccello blu, che non è altro che la Fenice, la loro vita si trasforma radicale.  Dalla povertà passano alla ricchezza sia materiale che spirituale. Grazie all’ uccello blu i due bambini guardano le piccole cose della vita con occhi radicalmente nuovi. Quindi nella fiaba di Maurice Maeterlinck abbiamo ancora una volta il tema della morte e rinascita. Con la scoperta dell’ uccello blu la vita che conducevano prima è stata purificata e quindi non esiste più. Adesso l’uccello ha fatto rinascere i due bambini in una nuova vita piena di felicità e gioia. Nella fiaba di Maurice Maeterlinck c’è un particolare: l’uccello blu a contatto con la luce diventa nero. Perché in questa fiaba è la “ luce della ragione che viene condannata “, in quanto la ragione uccide la felicità. Ed è emblematica la frase della Quercia della foresta oscura che dice a Myltyl:

“ …. Tu cerchi l’uccello blu, vale a dire il grande segreto delle cose e  della felicità, affinché gli uomini rendono ancora più dura la nostra schiavitù ! …. “ ( 22 ).

Tornando al film A. I. Intelligenza artificiale, anche David per tutta la trama non ha fatto altro che un lungo viaggio iniziatico. Dopo avere attraversato le tenebre della Nigredo rappresentate dalla corruzione morale e spirituale della sua epoca , e dopo essersi salvato dalle acque primordiali ctonie e tenebrose,finalmente ottiene ciò che cercava: l’amore di sua madre. Quando i Supermecha evoluti del futuro riattivano David, egli diventa l’unica salvezza per quell’epoca futura dove l’umanità ha fallito e i robot hanno raggiunto un livello di perfezione tecnica talmente alto che non hanno più né l’anima e né l’essenza creativa. Ed in questa parte finale del film che David si rivela un Christos salvifico. David è l’unico essere, benché artificiale, ad avere l’essenza umana e spirituale. I Supermecha evoluti infatti banno bisogno di lui per risolvere i misteri della vita biologica. E David in quanto Christos salvifico conosce i segreti della vita, della morte e della rinascita. Non a caso il suo Daimon guardiano, l’ orsacchiotto Teddy, ha conservato con se la ciocca di capelli di sua madre Monica. Ed è con quella che può farla rinascere, anche solo per un giorno. E nelle scene finali del film, David e Monica, cioè il Christos e Maria, finalmente si riuniscono dopo duemila anni. David è quindi il fanciullo divino che può dare vita ad una nuova umanità, perché in quanto fanciullo salvifico e divino conosce tutti i segreti della vita e della creazione, segreti che nemmeno i Supermecha evoluti del futuro conoscono. David alla fine del suo viaggio iniziatico e dopo avere implorato alla Fata Turchina, la quale a livello simbolico può rappresentare anche l’anima, ha completato da solo il viaggio di individuazione. Il Puer Aeternus , che in questo film è rappresentato da David, come ci ricorda Carl Gustav Jung ( 1875 – 1961) nel suo saggio sul Fanciullo divino /  Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia ( 23 ) , è la manifestazione archetipica della forza creatrice e interiore dell’ autorealizzazione. David alla fine del suo viaggio realizza se stesso attraverso l’ individuazione che lo aiuta a trascendere i secoli. David è diventato un Christos durante il suo viaggio e durante il suo processo di trasformazione alchemica che gli ha permesso di trasformare il piombo in oro e quindi di attraversare la Nigredo per giungere all’ Albedo : David è l’alba di una nuova umanità. Ecco svelato il vero  significato profondo di questo film. Un film molto più complesso e profondo di quello che appare nella superficie, ed è proprio per questo che è stato un flop quando è uscito. La maggior parte delle masse non conosce e non comprende i significati profondi delle storie.

Un’altra piccola chicca: tutta la storia iniziatica di questo film è raffigurata all’inizio del film in dei dipinti nei quali appaiono le controparti simboliche dei personaggi principali. In particolare uno di questi dipinti raffigura un grande uccello, che non è altro che la Fenice, mentre abbraccia una figura femminile  la quale molto probabilmente rappresenta Monica. E non a caso l’uccello e’ di colore blu. Ed ecco che in  questo film compare anche la circolarità della vita, della morte e della rinascita. Infatti la Fenice che abbraccia Monica è la rappresentazione simbolica di David che nella scena finale del film si ricongiunge a sua madre. Così in alto così in basso, così in cielo così in terra, così all’inizio così alla fine. E così alla fine così è all’inizio ( 24 ).

FABRIZIO MANCO, MARSALA ( TP) 2024….

N. B. Questo saggio l’ho scritto dopo avere visto il video dell’ analisi esoterica del film A. I. Intelligenza artificiale di Giorgio Di Salvo su YouTube. Poiché da tempo sto  facendo degli studi esoterici, il concetto di David come un “ Christos “ mi ha spinto a scrivere queste mie considerazioni. Pertanto ringrazio molto il video di Giorgio Di Salvo perché mi ha fornito spunti interessanti su alcuni dettagli che mi erano sfuggiti nella mia precedente analisi. A parte il concetto di “ Christos “ , tutto il resto dell’analisi del mio saggio è frutto di una mia riflessione, e come tale mi assumo ogni responsabilità.

Nota Bibliografica :

( 1) Fabrizio Manco, Morte e Rinascita in “ Astroboy “ l’eterno fanciullo robot e nel film A. I. Intelligenza artificiale, in Il pensiero Mediterraneo, Dicembre 2022.

( 2 ) A. I. Intelligenza artificiale, regia di Stephen Spielberg su un soggetto di Stanley Kubrick;

( 3 ) Carlo Collodi, Le  avventure di Pinocchio ; Edizioni Bur Deluxe.

( 4 ) Bria Aldiss, Supertoys che durano tutta l’estate; Edizioni Urania/ Mondadori, 2015.

( 5 ) Osamu Tezuka, Astroboy, Edizioni Panini Comics in cinque volumi/ Le grandi avventure di Astroboy, Edizioni J- Pop.

( 6 ) Metropolis, regia di Fritz Lang, 1927; Universum Film ( UFA ).

( 7 ) Auguste Villiers De L ‘ Isle Adam, Eva futura; Edizioni Marsilio editori /  letteratura universale Marsilio.

( 8 ) Antico Testamento: libro della Genesi: 2, 4- 7 /  2, 18- 22.

( 9 ) Plutarco di Cheronea, su Iside e Osiride; Edizioni Adelphi/ piccola biblioteca Adelphi.

( 10 ) Camille Paglia, Sexual Personae,edizioni LUISS / Sandor Ferenczi , Thalassa : saggio sulla teoria sessuale, edizioni Raffaello Cortina.

( 11 ) Plutarco di Cheronea, Su Iside e Osiride, Edizioni Adelphi / piccola biblioteca Adelphi.

( 12) Il Kalevala ( Elias Lonnrot) , Edizioni Mediterranee, traduzioni e note cura di Marcello Ganassini.

( 13 ) Il Kalevala, Runa 50 ; Ibidem…

( 14 ) Plutarco di Cheronea, Su Iside e Osiride, Edizioni Adelphi/ piccola biblioteca Adelphi .

( 15 ) Antico Testamento, Esodo.

( 16 ) Nonno di Panopoli, Le Dionisiache  Edizioni Bur, canto numero 6 :165 – 172  a cura di Daria Gigli Piccardi.

( 17 ) Nuovo Testamento, Il vangelo di Matteo: 2, 1- 16.

( 18 ) Osamu Tezuka, Il terzo occhio, Edizioni J- Pop , 7 volumi.

( 19 ) Erodoto, Le Storie; Edizioni Mondadori; libro secondo;

( 20 ) Michel Pastoureau; Blu : storia di un colore. Edizioni a colori Ponte delle Grazie.

( 21 ) Maurice Maeterlinck, L’uccellino azzurro; analisi della fiaba in fiabeinanalisi.blogspot.com

( 22 ) Maurice Maeterlinck, L’uccellino azzurro ; analisi della fiaba in fiabeinanalisi.blogspot.com

( 23 ) Carl Gustav Jung / Karol Kereny: Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia, edizioni Bollati Boringhieri .

( 24 ) Citazione personale della “ Tabula Smaragdina “ attribuita a Ermete Trismegisto.

Nota Biografica:

Fabrizio Manco nasce a Marsala l’antica Lilybeo Romana, dove vive e lavora come Operatore Culturale accompagnando scuole e turisti alla scoperta dei luoghi culturali della città. Crede nell’importanza della Conoscenza senza l’intervento di Ideologie moderne e insegnamenti preconfezionati che danneggiano il Sapere . Per quanto riguarda le sue tante passioni, scrive per alcune riviste online come “ Il Pensiero Mediterraneo “ argomenti che spaziano dalla filosofia alla letteratura dalla letteratura fantastica alla psicologia e alla storia dell’arte.

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