Giobbe Covatta il 2 e 3 febbraio prevede “6 gradi” a Bologna
L’artista propone sul palcoscenico del Teatro Dehon la sua ultima opera teatrale che fa riflettere sul cambiamento climatico in atto sul nostro pianeta, dove l’uomo vive o sopravvive, ma ancora per quanto?
di Gabriele Zompì
Il 2 e 3 febbraio al Teatro Dehon di Bologna Giobbe Covatta propone il suo nuovo spettacolo dal titolo “6 gradi“. L’attore/autore conosciuto e stimato dal grande pubblico sia teatrale che televisivo (basti ricordare le sue innumerevoli partecipazioni al Maurizio Costanzo Show) continua la sua proposta con i numeri che simboleggiano qualcosa su cui riflettere.
Dopo gli spettacoli dal titolo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), tocca ora al numero “6″!
Covatta è un artista che da sempre si è contraddistinto per il suo interesse verso le popolazioni del mondo più deboli, a cominciare da quelle di alcuni Paesi africani, e recentemente anche per il suo impegno nella difesa dell’ambiente e del nostro pianeta.
Anche in questo ultimo spettacolo il numero ha un forte significato simbolico: rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta.
Le domande che Covatta si pone e ci pone sono: Come sarà il mondo la cui temperatura media sarà più alta di un grado rispetto ad oggi? E quando i gradi saranno due? Sarà possibile riuscire ad evitare aumenti superiori che porterebbero inevitabilmente alla nostra estinzione?
Una risposta a queste domande cerca di trovarla riflettendo e facendo riflettere insieme a lui il pubblico sui tanti cattivi comportamenti dell’ uomo nei confronti dell’ambiente. Sarà l’occasione, anche ridendo, di comprendere la drammaticità del momento storico che stiamo vivendo, non solo per i venti di guerra che spirano da più parti, ma anche per l’incuria che l’uomo ha del nostro pianeta, che sarà lasciato in eredità ai nostri figli, nipoti e generazioni a seguire.
Un mondo sempre più schiacciato dai pesi che l’uomo ogni giorno costantemente e ingiustamente carica sul pianeta, rendendolo sempre più invivibile e con una prospettiva di vita sempre più corta, forse anche solo di pochi decenni.
Lo spettacolo, scritto a quattro mani con Paola Catella, avrà inizio alle ore 21.