La Gazzetta del Mezzogiorno mette in cassa integrazione 29 lavoratori dopo la chiusura delle redazioni periferiche. A loro la nostra solidarietà
Pompeo Maritati
Chiudono le redazioni decentrate dello storico quotidiano. Resta aperta soltanto quella centrale, a Bari. I giornalisti coinvolti in questa nuova crisi che colpisce anche poligrafici e altre figure professionali, sono ben 29 tra professionisti, caposervizio e pubblicisti a tempo indeterminato.
I giornalisti delle redazioni decentrate a partire dalle scorse ore, sono in cassa integrazione a zero ore per un anno. La beffa è rappresentata dal fatto che al di là del sussidio percepito, non potranno prestare lavoro neppure per un’ora. Percepiranno soltanto il minimo previsto dall’ammortizzatore sociale, senza la possibilità di integrare lo stesso con qualche ora di servizio.
Purtroppo lo storico quotidiano pugliese, in crisi da anni non è riuscito con il successivo cambio di proprietà, a trovare un suo equilibrio operativo.
In questo momento di profondo dolore, il cuore si stringe pensando a quei 29 giornalisti che, con grande passione e dedizione, hanno contribuito a tessere la trama delle notizie nel nostro territorio. La perdita della loro preziosa voce quotidiana nella carta stampata è un colpo non solo per loro personalmente, ma anche per la comunità che perde un canale fondamentale di informazione.
Ogni articolo, ogni parola scritta da quei professionisti della penna ha contribuito a plasmare la nostra comprensione del mondo che ci circonda. La loro assenza rappresenta non solo una lacuna nel giornalismo locale, ma anche un vuoto nel nostro cuore collettivo. La stampa, con la sua capacità di narrare storie e di dar voce agli eventi, ha il potere di creare un legame profondo tra la comunità e il suo territorio.
Oggi, mentre riflettiamo sulla perdita di queste preziose voci, esprimiamo il nostro affetto e la nostra gratitudine a quei giornalisti che hanno dedicato le loro vite a portare la verità e l’informazione nelle nostre case. La Redazione del Pensiero Mediterraneo augura che possano trovare nuove strade e nuove opportunità nel loro cammino, mentre noi, come comunità, cerchiamo di mantenere viva la fiamma dell’informazione e della consapevolezza, onorando il loro contributo duraturo alla nostra società.
La Direzione della Rivista il Pensiero Mediterraneo con le sue redazioni e tutti i suoi collaboratori, si stringono con affetto e stima professionale a tutti coloro che oggi vivono un momento difficile e delicato del loro percorso professionale e familiare.