IL PENSIERO MEDITERRANEO

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Mostra Pittura italiana oggi da ottobre 2023 fino al 11 febbraio 2024 in Triennale a Milano

opera di Silvia Argiolas

opera di Silvia Argiolas

di Serena Rossi

Finalmente a Milano una grande mostra retrospettiva sullo stato della pittura italiana oggi si è aperta alla Triennale a Milano con 120 artisti nati tra il 1960 e il 2000 in esposizione a cura di Damiano Gullì. Progetto di allestimento: Studio Italo Rota ed Honorary Board: Francesco Bonami, Suzanne Hudson, Hans Ulrich Obrist.

Sono esposte anche opere murali Site specific preparate ad hoc che porteranno il medium pittorico a misurarsi con il tema dello spazio e dell’architettura, per la Triennale.

Gli artisti: Beatrice Alici, Paola Angelini, Silvia Argiolas, Stefano Arienti, Francesca Banchelli, Riccardo Baruzzi, Andrea Barzaghi, Romina Bassu, Alessandro Bazan, Angelo Bellobono, Thomas Berra, Luca Bertolo, Lorenza Boisi, Bea Bonafini, Marco Bongiorni, Benni Bosetto, Thomas Braida, Michele Bubacco, Pierpaolo Campanini, Pietro Capogrosso, Linda Carrara, Valerio Carrubba, Guglielmo Castelli, Manuele Cerutti, Andrea Chiesi, Marco Cingolani, Adelaide Cioni, Roberto Coda Zabetta, Claudio Coltorti, Gianluca Concialdi, Rudy Cremonini, Pierpaolo Curti, Valentina D’Amaro, Davide D’Elia, Enrico David, Francesco De Grandi, Roberto de Pinto, Marta Dell’Angelo, Alberto Di Fabio, Stanislao Di Giugno, Patrizio di Massimo, Gianluca Di Pasquale, Fulvio Di Piazza, Chiara Enzo, Alice Faloretti, Matteo Fato, Alessandro Fogo, Andrea Fontanari, Giulio Frigo, Giorgia Garzilli, Oscar Giaconia, Emilio Gola, Paolo Gonzato, Cecilia Granara, Diego Gualandris, Agnese Guido, Sebastiano Impellizzeri, Massimo Kaufmann, Pesce Khete, Andrea Kvas, Francesco Lauretta, Viola Leddi, Iva Lulashi, Marta Mancini, Giulia Mangoni, Margherita Manzelli, Beatrice Marchi, Andrea Martinucci, Fabio Marullo, Fulvia Mendini, Beatrice Meoni, Daniele Milvio, Narcisa Monni, Pietro Moretti, Maria Morganti, Angelo Mosca, Marco Neri, Valerio Nicolai, Ismaele Nones, Francis Offman, Luca Pancrazzi, Dario Pecoraro, Jem Perucchini, Alessandro Pessoli, Gabriele Picco, Edoardo Piermattei, Aronne Pleuteri, Amedeo Polazzo, Nazzarena Poli Maramotti, Gianni Politi, Vera Portatadino, Luigi Presicce, Pierluigi Pusole, Marta Ravasi, Andrea Respino, Pietro Roccasalva, Chris Rocchegiani, Giangiacomo Rossetti, Giuliana Rosso, Pietro Ruffo, Erik Saglia, Nicola Samorì, Angelo Sarleti, Alessandro Sarra, Alessandro Scarabello, Davide Serpetti, Marta Sforni, Mario Silva, Sofia Silva, Marta Spagnoli, Enrico Tealdi, Maddalena Tesser, Michele Tocca, Saverio Tonoli, Eva Chiara Trevisan, Vedovamazzei (Simeone Crispino, Stella Scala), Nicola Verlato, Flaminia Veronesi, Alice Visentin.

Girando si ritrova il Cingolani, come nelle Fiere di settore, con una grossa tela con oro dal titolo Legenda aurea, il Maestro è di Como 1961. Poi Silvia Argiolas, Cagliari, 1977, bravissima, io la seguo molto da quando mi è stata guida in un Workshop sulla pittura Manuale d’artista a cura di Ivan Quaroni 2014. La Argiolas dipinge con tinte molto vivaci da qualche anno utilizza gli spray, viaggia molto all’estero. Qui presenta una grande tela con delle pom pom girls e sessi accennati dal titolo La noia, molto attuale.

Poi trovo le luci affascinanti del grande lavoro rosso rosa fucsia di Pusole Pierluigi, Torino 1963 dall’atmosfera unica. Leggerezza accennata di Vera Portatadino, Varese 1984, e di Luca Pancrazzi di Figline Valdarno, 1961.

Energia e purezza. Ecco questo è il sentimento che ritrovo maggiormente in tutte queste opere esposte.

Un ritorno alla bellezza vera e propria, senso estetico che si era perduto negli anni precedenti, soggetti astratti, o geometrie pure o soggetti reali come i migranti e realismo magico.

Mi colpisce molto Altare, il lavoro installativo, di Andrea Barzaghi, 1988 Monza, semplice a altero, lavoro dove uomo e paesaggio si incontrano, si vede l’orizzonte, si percepisce.

Presente anche la pittura figurativa iperealista, e poi nella ultima sezione si ritrovano le sperimentazioni installative con altri materiali e pittura innovativa con mostri e facce senza testa, vasi girati all’ingiù, o molecole. Questi i soggetti di Respino, Giacinta, Vedovamazzei.

Noto che dal soffitto pende una bellissima e raffinatissima opera di Bea Bonafini, fiber art, dal titolo Fluent in the wind 2022. Lei è nata a Bonn 1990, di recente ha vinto il premio ALA art Pize 2023. Dotatissima e sempre chic.

Poi ritrovo Thomas Berra, Desio 1986, col suo realismo magico, sempre dalle tinte blu verde dei boschi del Nord, che io seguo e amo molto da quando lo ho scoperto alla Galleria Una di Piacenza. Bella opera in mostra dal titolo Notturno 2023.

E a terra esposta l’opera Uomo che piange 2022 olio su tela del Maestro Marco Bongiorni, Garbagnate milanese 1981. Installata con accanto una lamina di rame incisa. Altro grande pittore italiano giovane promessa che ho scoperto questa primavera passata esposto alla Fabbrica del Vapore di Milano con una mostra sugli occhi che piangono, di incredibile forza espressiva.

Più avanti altro grande della pittura italiana, noto da decenni, Stefano Arienti, 1961, con un pongo su poster, dal titolo Ospedale a Saint Remy da Van Gogh 2022.

E infine mi ha colpito vedere dal vivo un Maestro che seguo su Instagram, lui vive negli USA, Alessandro Pessoli, 1963, con una Crocifissione dal titolo Me and Him 2020, opera dal gusto Pop e Rock insieme.

Nell’insieme i lavori sono tanti, difficile ricordarli e descriverli tutti, forse sono troppi per una mostra sola.

Ottima la curatela, il livello è elevatissimo della qualità delle opere.

opera di Silvia Argiolas
opera di Marco Cingolani
opera di Alessandro Pessoli

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