Martedì 26 settembre 2023, al salotto Caracci a Milano è stato presentato il libro di poesia “Occorre che passi la luce tra i rami”, di Massimo Silvotti, edizione Puntoacapo
Poeta (Bruxelles 1963), artista, filosofo
direttore del Piccolo Museo della poesia di Piacenza dal 2014
fine intellettuale.
di Serena Rossi
Con Silvotti ho collaborato sia in poesia che in arte in grande armonia per la sua capacità di grandi vedute e buona empatia. Ultima occasione la performance a Tortona per la BIPA biennale di Poesia tra le arti in cui uno accanto all altro abbiamo dipinto all aperto per quasi 4 ore una tela di 5 metri ognuno, incredibile esperienza di condivisione artistica e umana.
Da oltre 30 anni il Professor Roberto Caracci filosofo e scrittore di origini cilentane tiene un salotto letterario aperto al pubblico a casa sua in zona via Rutilia a Milano. Caracci con frequenza bisettimanale ospita scrittori e poeti e con abile curiosità e sagacia li intervista sulle loro opere tenendo sia dal vivo e anche il pubblico da casa in collegamento online.
Il 26 settembre 2023 ha presentato l’ultima silloge di Massimo Silvotti pubblicata nel dicembre 2022 di cui io avevo già seguito una presentazione un anno fa a Piacenza.
Un libro raffinato e soppesato in ogni milligrammo con grande parsimonia da vero artista.
Libro di stile montaliano da gustare e rileggere nel tempo usandolo come guida poetica.
Silvotti rivela una eleganza straordinaria che lo paragona al francese Sartre e per sensibilità e gusto al decadentismo e ai romantici.
Parallelamente Silvotti ha scritto un saggio filosofico in merito alla felicità dal titolo L’ulivo e il suo respiro, propedeutico alla silloge. In cui parla della felicità verticale che è il desiderio, è ciò che viene dalle stelle e da Dio. Contiene poi una piccola reverie dell’infanzia perduta che lo stesso autore dichiara essere stata molto felice, è nato a Bruxelles. Si dichiara essere tra Ungaretti e Gianpiero Neri, come Maestri.
Poi parla del legame simbiotico tra felicità e dolore e ne fa esempio con l’albero dell’ulivo possente forte e sofferente insieme. Si sforza e si trasforma, è quasi Nitscheriana questa poetica.
La sua poesia preferita della raccolta è lezione estetica, che contiene contrasti ma ben equilibrati.
Poesia meditata indice di messaggio filosofico che viene da un fine intellettuale e si intuisce la sua personale matrice buddista.
Da tanto tempo in Italia non usciva un libro poetico di tale valore.
Durante la conferenza Massimo Silvotti ha parlato anche della sofferenza in cui si trova il Piccolo Museo della poesia di Piacenza che lui dirige che dopo 10 anni di buona attività e grande crescita in visibilità non ha fondi economici per continuare a vivere. Sabato 30 settembre 2023 iniziamo a fare un Flash Mob a Piacenza ore 11.30 per smuovere un po’ le acque. Dobbiamo riuscire a trovare i fondi perché la nostra storia vada avanti.