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La bellezza in giro per il mondo parla italiano

Gran Hotel del Paraguay

Gran Hotel del Paraguay

Tiziana Leopizzi

Ad Asunción esiste un monumento storico in cui si può soggiornare.
Parlo di un albergo, un hotel de charme ultracentenario, in puro stile coloniale portoghese, che dal punto di vista tecnico è ben lungi dal dimostrare gli anni che ha.

Una volta di più il merito di tanta bellezza è ascrivibile a un italiano, il dr Silvio Andreuzzi, membro di una missione tecnica italiana attiva in Paraguay negli anni settanta dell’Ottocento.. Il merito della sua efficiente conservazione e il nome Gran Hotel del Paraguay è merito invece dell’attuale proprietà ormai giunta alla quarta generazione, la Famiglia Weiler.
Passando sotto l’arco nel giardino, il primo non certo l’unico che incontriamo, ci accoglie la vasta struttura composta dal piano terra e in alcuni punti di un primo piano e collegata  agli altri quattro giardini attraverso i magnifici porticati.
La pianta é quella delle ville romane, ricche di portici e giardini appunto, fontane, oggi la magnifica piscina, il campo da tennis, le sale per ricevimenti privati al posto di quello che fu il teatro come vedremo tra poco,  oltre al salone del ristorante.

Gran Hotel del Paraguay

Inizialmente degli Egusquiza, importante famiglia aristocratica, negli anni sessanta dell’Ottocento divenne la dimora preferita di Alice Eliza Lynch, irlandese di nascita e paraguaiana per amore. Un destino imprevedibile aspettava al varco questa giovanissima signora dell’alta borghesia, appena separata dal marito, un medico francese. In attesa del suo treno, alla stazione a Parigi, anche un signore paraguaiano. L’anno successivo divenne di fatto la First Lady quale compagna di Juan Francisco Enrique Mariscal Solano Lopez che nel 1862 diventò presidente del Paraguay. 

Villa Egusquiza negli anni sessanta dell’Ottocento divenne il suo sontuoso punto di riferimento. Proprio qui, secondo la storica dell’arte Conception Chaves, fu intonato per la prima volta l’inno del Paraguay.

 Panta rei … ci insegnava già Eraclito.

Gran Hotel del Paraguay

Correva l’anno … 1873 quando dott. Silvio Andreuzzi acquistò dall’ultimo governatore spagnolo Villa Egusquiza, che ricopriva allora una superficie molto più grande di quella attuale.
Il nostro capace concittadino ne fece un’eccellenza dando vita ad un polo, tra arte, sport, cibo, accoglienza e cultura, che a dir la verità anche oggi difficilmente troverebbe rivali. Uomo di grande cultura, lungimiranza e notevole capacità imprenditoriale pensò alla realizzazione di un teatro, cui segui una pista da pattinaggio, il campo da Tennis Club Lawn, l’ippodromo, che decise di illuminare ad alto voltaggio, con una tecnologia allora all’avanguardia,  adottata nonostante fosse ancora in fase di sperimentazione. Non ancora pago dotó Villa Esgusquiza di un ulteriore servizio estremamente innovativo, l’impresa tranviaria chiamata Conductor Universal che ne decretó il successo definitivo. Tutto ciò prima della atroce conflitto che devastò il Paraguay.

Il complesso ribattezzato con il nome di Recre Cancha Societad ospitava quindi al suo interno l’Hotel Villa Egusquiza.
Numerose le compagnie teatrali italiane che furono chiamate ad esibirsi.
Pochi anni dopo però il geniale imprenditore decise poi di liquidare ogni bene per tornare in Italia. Sarà il Dr Sabino Morra, suo fedele collaboratore, a rilevare la proprietà e continuare la linea culturale/imprenditoriale di Andreuzzi.

Gran Hotel del Paraguay


Commissionò gli affreschi dei saloni all’artista francese Huguette Pasqualini, arricchì lo splendido parco di piante rare, fece vivere il teatro dove nel 1902 fu rappresentata la Boheme di Puccini con il Maestro Cedalki, e una Tosca con il M. Barbat mentre si fece un punto di merito  di combinare  le esigenze dall’ospitalità all’avanguardia con la eredità culturale, carattere che anche  l’attuale proprietà, subentrata nel 1921,   ha saputo conservare. Enrique, il figlio di Guillermo Weiler che aveva aperto l’Hotel del Lago a San Bernardino, chiamato a gestire l’Hotel Cancha Sociedad,  comprò la struttura che ribattezzò Gran Hotel del Paraguay. Sotto la loro abile guida furono eseguiti grandi lavori di restauro, i più significativi nel 1955 che ebbero come oggetto l’ampliamento della struttura ricettiva, il restauro degli affreschi del soffitto degli ampi saloni eseguiti in precedenza dall’artista francese Huguette Pascalini.

Gran Hotel del Paraguay

Tanta passione e abnegazione si consolidò poi nel 1966 nell’onorificenza che il Governo Paraguaiano conferì a Don Enrique Weiler per il suo impegno nello specifico ramo dell’ospitalità. La struttura è al passo con i tempi, oggi più che mai e viene utilizzata anche come set o per concerti, ed é tanto più preziosa perché ad Asunción non è frequente l’attenzione ai luoghi storici e quindi un sentito grazie a questi personaggi  che si son passati via via il testimone permettendoci a tutt’oggi di goderne.

Gran Hotel del Paraguay
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