IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Giorgio Baglivi, accademico degli Spioni  e della Royal Society

Chiesa delle Alcantarine e piazzetta Baglivi

di Giorgio Mantovano

Giorgio Baglivi fu uno scienziato di fama mondiale ed è per questo che, nella Lecce vecchia, la piazzetta, in cui si staglia il chiaro ed elegante profilo della Chiesa delle Alcantarine, porta il suo nome.

Tra i più celebri medici del suo tempo, insigne precursore del metodo clinico-sperimentale moderno, Giorgio Baglivi amò Lecce. 

Nato l’8 settembre 1668 a Ragusa, in Dalmazia, col nome di Giorgio Armeno,  rimasto orfano in tenera età di entrambi i genitori, fu condotto in Lecce da un missionario. 

Trovò accoglienza presso la famiglia del medico Pietro Baglivi e fu adottato ed educato, ereditandone il cognome e le sostanze. 

La sua storia fu ben narrata da Nicola Vacca in “Di un celebre medico del secolo XVIII che deve considerarsi leccese”, opera edita a Lecce nel 1927 dalla Tipografia “La Modernissima”. 

Il Baglivi visse un forte legame con Lecce, definita “chiarissima città della Puglia”, che “fin dalla puerizia mi accolse nel suo seno e mi crebbe, ed a cui debbo tutto me”. 

Da qui si mosse per approdare da ultimo a Roma, nel 1693, sotto la protezione di Papa Innocenzo XII, al secolo Antonio Pignatelli, già Vescovo di Lecce per un brevissimo periodo, dal maggio 1671 al gennaio 1672.  

Medico di  Innocenzo XII e di Clemente XI, Giorgio Baglivi divenne giovanissimo docente di medicina teorica presso l’Università La Sapienza.  

Raggiunse la fama internazionale con  “De praxi medica…”, edita a Roma nel 1696, opera dedicata alla rivalutazione dell’osservazione clinica, ritenuta tra i massimi lavori dell’epoca sull’argomento. 

Accademico degli Spioni, il cenacolo sorto in Terra d’Otranto nel 1683, Giorgio Baglivi fu anche membro della Royal Society di Londra, che ebbe, come prima sede, il College di Gresham e poi, a partire dal 1710, con Isac Newton Presidente, in  Crane Court. 

Di quella celebre associazione scientifica, con motto l’espressione latina “Nullius in verba”, istituita per riconoscere, promuovere e sostenere l’eccellenza nella scienza e incoraggiarne lo sviluppo e l’uso a beneficio dell’umanità, faranno parte, tra tanti celebri personaggi, anche John Locke, Alessandro Volta, Max Planck, Albert Einstein, Charles Darwin, Rita Levi Montalcini, Stephen Hawking, Carlo Rubbia e Peter Higgs, per citarne solo alcuni.

Giorgio Baglivi si spense alla giovanissima età di 39 anni, in Roma il 7 giugno 1707.

Pensavo alla sua eccellenza, mentre alcuni  turisti olandesi in bici, ai piedi della bella chiesa delle Alcantarine, catturavano in foto quella splendida piazzetta.

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