Un tramonto sul Mar Egeo
di Pompeo Maritati
Il sole è da poco scomparso dietro l’orizzonte, il cielo limpido è adornato da alcuni gabbiani in volo, quasi volessero disegnare la serena quanto idilliaca atmosfera circostante.
L’ondeggiare lento e armonioso delle onde del mare, infrangendosi sul bagnasciuga, sembrano voler accompagnare una dolce melodia che, appena percettibile, accarezza i miei pensieri, quasi volessero danzare sulle note di una vecchia ma ancora gradevole canzone.
Centinaia di orme sulla spiaggia s’inseguono e si confondono. Alcune sembrano allontanarsi e altre, invece, passandoti accanto vorrebbero fermarsi, chi sa, forse per scambiare due parole con te ma il loro destino le fanno proseguire nell’infinità della vita. Labili tracce di chi in questo giorno ha deciso di ripercorrere uno dei viottoli più cari della mia vita.
Chi sa se per qualcuno di loro questo percorso in riva al mare, a ridosso di questa spiaggia assolata, non rappresenti la fantastica baia dei propri sogni, dove incastonare i ricordi più belli? A volte mi chiedo, se ci sono altre persone nel mondo che come me hanno come punto di riferimento questo lembo di terra e che come me amano rifugiarsi nei loro sogni.
Giovani in cerca del loro primo amore, giovani e adulti in amore e sicuramente qualche vecchio pachiderma come me, che preso dalla nostalgia dei ricordi appartenenti ad un passato oramai molto remoto, s’accompagna su questo lembo di spiaggia ripercorrendo, anche se solo per qualche minuto, i ricordi di un tempo che qualcuno, a torto o a ragione, definì il tempo delle mele.
Ora, al tramontare del sole, sul bagnasciuga di una spiaggia, a ridosso del mare Egeo, quando l’animo umano pare alquanto vulnerabile nel ripescare dal personale oceano dei propri ricordi, quelli più romantici, viene spontaneo, quasi fosse una necessità, cercarsi un piccolo rifugio, dove poter restare soli, lontano dal frastuono marinaresco estivo, desiderando e godendo della compagnia dei propri ricordi, auspicando che il domani possa riservarci giorni altrettanto belli da accatastare su quelli più remoti, completando così in bellezza la nostra permanenza terrena…..
(Tratto dal Libro di Pompeo Maritati: Una finestra sull’Egeo)