Riflessioni sulla personale di fotografia artistica “Bellezze del Barocco Leccese” di Elisabetta Elirose Zappa

Di Pompeo Maritati

Il 15 agosto si è conclusa dopo quindici giorni la mostra fotografica di Elisabetta Elirose Zappa che ha suscitato un forte interesse intorno alle sue opere. Numerosi i partecipanti alla serata inaugurale, altrettanti numerosi i visitatori giornalieri. D’altronde Elirose appartiene, oramai, di diritto all’élite artistica della città di Lecce.

Questa è la sua terza mostra, dove le sue immagini hanno saputo catturare l’attenzione del visitatore, non solo per la loro bellezza e per la dimostrata capacità tecnica di saper usare al meglio la macchina fotografica, quanto per gli insiti messaggi che queste immagini intendono trasmettere.

Elirose non ha affidato nulla al caso, ha saputo costruire le sue immagini seguendo un suo percorso che spaziando dalla storia dell’arte ha saputo attraversare i non facili ostacoli nel ritrarre l’ambiente circostante. Non per piaggeria, ma ritengo, praticando la fotografia anch’io, che il suo occhio fotografico ha qualcosa di geniale, avendo saputo unire intelligenza e sensibilità e per certi versi anche una giusta dose di fervida fantasia.

La fotografia di Elirose ha la capacità di saper trasmettere delle forti emozioni, cosa rara, facendoci riflettere sulle bellezze artistiche della nostra città spesso bistrattate. Lei ce le ripropone in una versione che io ritengo “romantica” scegliendo il giusto dosaggio tra luci e inquadratura, credetemi cosa non facile, perché quanto anzidetto scaturisce solo dalla propria personalità artistica. Oggi la strumentazione fotografica a nostra disposizione fa cose straordinarie, ma se non si possiede la sensibilità artistica il risultato potrà risultare accettabile ma mai eccellente. Ecco, la fotografia di Elirose può essere classificata senza alcun dubbio nell’eccellenza.  

Aldilà di quanto anzidetto, quello che più di tutto mi ha colpito è una sua proposta. Elirose propone che la sua opera “Cariatidi in fiore” diventasse il logo, ovvero il simbolo del nostro Barocco. L’immagine è certamente molto bella e anche rappresentativa e la sua idea-proposta è da prendere in esame.

Pertanto, attraverso le pagine della nostra rivista “Il pensiero mediterraneo” invitiamo le menti pensanti della nostra città a valutare la proposta di Elirose, a cui auguriamo un lieto fine.