Mostra Coppia in arte: Antonella Prota Giurleo e Antonio Sormani

di Serena Rossi

Ieri ho visitato la mostra dal titolo Coppia in arte di due amici, artisti talentuosi, Antonella Prota Giurleo, con cui ho già collaborato in arte più volte, e il marito Antonio Sormani. Alle ore 17 sabato 30 luglio 2022 c’è stata l’inaugurazione.

La sala era piena di visitatori e la curatrice della mostra Attilia Garlaschi ha spiegato un po’ l’iter delle opere.

Lo spettacolo di opere di estrema raffinatezza ed elaborata precisione mi ha lasciata meravigliata, con modi differenti i due artisti hanno comunicato emozioni e sensazioni oltre l’insolito nel mondo del visibile.

La memoria è il tema di fondo della bella esposizione.

Sono esposti circa 20 lavori frutto di 25 anni di ricerca nelle arti visive.

E’ la prospettiva sociale l’anima delle opere di Antonella, frammenti, tenuti insieme dai legami che essa tiene con i più disagiati, gli indigeni in Amazzonia o le carcerate a Milano con cui lavora per un recupero di energie e di vite.

Le mani che espone, legano e tengono insieme fili colorati di lana, come le due opere con colori naturali dove su tela sono legati con corda naturale dei cocci elaborati e trovati in Amazzonia, l’artista fa suoi questi pezzi di viaggio e li assembla riuscendo perfettamente a creare un’opera d’arte raffinata ed equilibrata.

Arte essenziale senza fronzoli, poi ricerca con collage su carta e cartone, fa stratificazioni di colore e di segni disegnati a riprodurre conchiglie o altri resti di valore di passeggiate in giro per il mondo, sempre con Sormani al suo fianco che con grazia e sicurezza produce opere mature che denotano grande sensibilità umana ed artistica.

Coppia di artisti che si sono scelti e che per la prima volta espongono insieme il frutto del loro sapere e saper fare arte.

Come sottolinea la Curatrice sono tutte opere uniche, gli artisti, entrambi, non hanno voluto piegarsi al discorso commerciale della riproduzione seriale di opere e lasciano allo spettatore l’onore di assistere all’esposizione di unici esemplari.

Nelle opere di Sormani l’elemento comune è la frammentazione, ci sono assemblaggi di più tele monocrome o con piccoli segni di pittura che rappresentano perfettamente paesaggi, intimi e raffinati. Perfetti eredi dei paesaggi impressionisti, pieni di luce e vera emozione, muovono nuove sensazioni.

E poi Sormani propone i suoi quadri con soggetto le perturbazioni, sono i pixel che dissolvono l’immagine quando ci sono problemi di ricezione di segnale sugli schermi video, qui il pittore sceglie un particolare disturbo della società tecnologica e lo rende soggetto, fa anche un suo Self Portrait cioè autoritratto con tecnica di dissolvenza, molto interessante.        

Scrive di lui Roberto Borghi: Può anche darsi che il vero soggetto dei dipinti non sia il paesaggio, ma un certo sentimento del paesaggio, una determinata percezione della natura in cui la malinconia del reperto organico si mescola con la vitalità enigmatica dei simboli, delle ombre, degli elementi allusivi che affiorano nelle immagini. Una natura intuita nel suo livello più profondo, nel suo farsi forma, ed espressa con una pittura che sembrerebbe scaturire da un desiderio altrettanto profondo del dipingere.

Antonio Sormani, artista italiano, nato a Sormano (Co) nel 1947, apprende da ragazzo le tecniche pittoriche dal padre, il pittore Giovanni Sormani e si dedica agli studi artistici presso la Scuola degli Artefici dell’Accademia di Brera a Milano. Nel 1973 inizia ad esporre le sue opere in mostre personali in Francia e Portogallo (Galerie Alternative di Parigi, Galeria Alvarez di Porto) e collettive (X Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, XXVI e XXVII Salon de la Jeune Peinture di Parigi) Negli anni più recenti ha esposto in personali (Galleria Dieci.Due! e Studio Righini di Milano, Galleria L’Incontro di Lugano, Villa Giulia a Verbania, Mikkolan Navetta Gallery a Luopioinen in Finlandia), partecipato a collettive (Galleria Derbylius, e Galleria Quintocortile di Milano, Museo della Permanente di Milano, Palazzo delle Arti di Napoli, International Exhibition of Modern Art a Qinhuangdao in Cina, Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Daegu in Sud Corea) e a fiere artistiche ( MIART di Milano e MecArt di Lugano). E’ vicepresidente della Fondazione Sormani Prota – Giurleo

Antonella Prota – Giurleo, nata nel 1949 a Milano, ha frequentato Brera e insegnato arte dal 1968 al 1990, dedicandosi nello stesso tempo all’attività politica e alla pratica della relazione tra donne. Dal 1996 pratica la pittura, realizza installazioni ed espone le sue opere. Lavora a partire dall’appartenenza di genere e dal senso che per lei hanno le relazioni con le altre persone e con il mondo; esprime la possibilità di costruire vita e arte in armonia con sé stessa, con le persone, con la natura. Le sue opere costituiscono un percorso che si snoda attraverso i temi delle culture di pace avendo grande attenzione alle tematiche ambientali, in un fare che prende spesso forma dal recupero e dal riciclo di materiali cui aggiunge una ricerca sull’utilizzo di materiali ecocompatibili. Ha curato per il sito d’arte di Oltreluna la rubrica Natura e cultura e collaborato al sito spagnolo Boeck 861. Collabora saltuariamente con le riviste Leggendaria e Noi donne. Artista e curatrice, ha esposto in personali (Ist. It. di Cultura di Città del Messico e di Lima, Spazio Guicciardini e Studio Righini a Milano, Galerie La Paix di Selestat in Francia, Rönnvikin viinitila, Hämeenlinnantie; Vehomien Automuseum. Kungasala e Taidegalleria Ripustus, Hameenlinna in Finlandia) e collettive (Italia, Spagna, Finlandia, Francia, Danimarca, Romania, Belgio, Slovenia, Svizzera, Russia, Turchia, Marocco, Messico, Perù, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Cina, Corea, India, Malesia, Giappone). Ha curato residenze artistiche (In Italia e all’Università di Betlemme in Palestina) ed ha partecipato a simposi d’arte (Italia, Finlandia, India, Romania, Francia, Austria, Cina). Conduce laboratori di arte e di libri d’artista presso Biblioteche, scuole, carceri, associazioni. E’ presidente della Fondazione Sormani/Prota – Giurleo.