Mostra d’arte contemporanea Pakko Kol Nulla Dentro a cura e su idea di Giovanni Ronzoni -dal 24 aprile al 5 maggio 2022
di Serena Rossi
Mostra d’arte contemporanea Pakko Kol Nulla Dentro a cura e su idea di Giovanni Ronzoni -dal 24 aprile al 5 maggio 2022 Monza Galleria Art-ista Vicolo Lambro 1
Da una grande originalissima idea dell’Architetto Poeta e Artista Giovanni Ronzoni di Lissone la mostra di pacchi d’arte con il nulla dentro ovvero scatole divelte, aperte e ridipinte da guardare con attenzione. Molti significati e molte sensibilità artistiche in mostra nel centro di Monza, proprio dietro il Duomo.
La galleria curata da Rosella Fusi che ospita la mostra sta all’interno di un magnifico cortile antico con grandi piante verdi ed un glicine eccezionale, vale la pena farsi un giro solo per vedere la location.
Il progetto della mostra nasce nel 2020 durante il lockdown da un’idea di reciclo del geniale Ronzoni che durante la sua presentazione all’inaugurazione si sofferma a parlare dell’importanza del pacco che ci porta cibo e vestiti a casa, esiste anche il pacco bomba.
Il progetto ha incluso anche artisti internazionali tra cui i due piccoli nipoti del curatore ed il noto poeta spagnolo Joan Joseph Barcelo Bauca. E’ un progetto nomade, facile da aprire e trasportare che vedrà altre location e alla fine le opere saranno donate ad istituti di cultura. Il solo limite da un centimetro cubo ad un metro cubo.
Il pakko kol nulla dentro, usa le lettere cappa perché si occupa anche di poesia visiva, nasce tutto dal concetto aforisma di Ronzoni di cosa serve il tanto? Basta avere un panino da mangiare e aria da respirare.
Ronzoni nell’arte lavora sempre sul concetto di sottrazione. Anche nel lavoro di Architetto.
Ci sono esposte opere di emozionalità pazzesche ognuna eseguita con la propria disciplina artistica ed uno stile proprio. Oggi il pacco entra in casa viene spaccato e buttato. Il pacco è un oggetto di grande valore ai giorni nostri porta la torta a casa o la bomba in giro e alla fine viene messo in disparte in bidimensione poi riciclato o buttato via. Gli artisti danno nuova vita e rigenerazione nel quotidiano e aiutano a crescere interiormente. Sono scatole aperte, divelte, dipinte ma il fattore comune il nulla dentro.
E come sempre qual è il fine dell’arte? Solo la bellezza.
Entri nella galleria Art-ista e qual è il miraggio? Mille colori e studi di scatole vuote.
All’entrata in evidenza la grande scatola della poetica e talentuosa artista Veronique Pozzi Paynè in stile stroboscopico hippy che scrive: Ogni cosa è qualche cosa…niente non è niente non c’è il nulla zero.
Appoggiata ad una mensola una scatola con vetro con scritto Miraggi e molti colori del poeta milanese Donato Di Poce. Mentre Pino Lia gioca con le sue ombre sui toni del nero e del grigio e scrive Di ombra e di luce. La mia è una piramide di cartone dipinta ad acrilico e spray e collage sul rosa giallo e riporta da un lato la scritta: la primavera sboccia dentro di me.
Al piano superiore capeggia la grande scatola aperta di Giovanni Ronzoni in giallo bianco e nero e scrive: Nulla è inutile del tanto. Elisabetta Meneghello di Cantù espone una scatola di cartone sapientemente dipinta in stile coloniale marocchino. L’Artista Peter Hide 311065 da Varese apre una scatola grande che butta fuori cumuli di banconote finte da un dollaro americano che sembrano vere. Paolo Seghizzi da Vercelli espone una grande scatola vuota con scritto Piena di aria fritta. Mentre Matteo De Palma da San Severo espone una piccola scatola scura con dipinto un cielo stellato e un magnifico gatto.
Ruggero Maggi noto artista e curatore milanese propone una magica scatola infiammata di rosso a smalto e tracce di grigi. Alla stregua dell’energia del nonno Leila Ronzoni da Basilea Svizzera dipinge a rosso e giallo una grande scatola aperta.
E dal soffitto scende una scatola tutta aperta dipinta di nero, molto poetica di Joan Joseph Barcelo Bauca di palma di Maiorca e scrive: a piedi nudi…tra il tempo e il sogno nasce la bellezza.
Elisabetta Oneto di Monza propone una scatola semichiusa tutta dipinta di bianco e glitter che riporta numeri di serie e piccoli schizzi astratti, esce un po’ di cotone. Brava sempre poetica.
Grazie della bella emozione colorata e vivida che rimane nel cuore dopo questa visita.
Giovanni Ronzoni nasce a Lissone (Monza Brianza) nel 1952. Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. E’ stato titolare di uno studio professionale di architettura, ha firmato numerosi progetti privati e pubblici. Negli anni ha sviluppato sempre più il suo lato artistico e si è avvicinato ad altre discipline come la grafica, la fotografia, la pittura, la scultura e la poesia. Giovanni Ronzoni utilizza i vari linguaggi espressivi e li piega al suo volere per portare avanti una ricerca artistica in cui tutti questi linguaggi diventano sintesi per dare forma e voce al suo pensiero. A gennaio 2020 diviene Co-Fondatore di WikiPoesia. Nel 2021 viene nominato Ambasciatore Onorario per l’Italia della Unión Mundial de poetas por la paz y la libertad.