Progetto Mostra collettiva -Rodello arte 2022 – Tema Sacro e Fragile
di Serena Rossi
Questo mese di settembre una mia amica mi ha fatto notare una Call interessante per Artisti in terra di Langhe, Piemonte. Il progetto di Rodello arte 2022 ha come tema il Sacro e il Fragile e propone una serie di workshop, di cui due giorni in presenza, al fine di organizzare una bella mostra collettiva sul tema proposto che verrà aperta da giugno a ottobre nella mistica location della Chiesa dell’Immacolata a Rodello.
La Fondazione Museo Diocesano di Alba, l’Associazione Colline e Culture ed il Comune di Rodello propongono la sesta edizione della call “Rodello Arte” che ha come obiettivo la produzione di opere d’arte contemporanea. L’iniziativa, nata nel 2017, ha sinora raccolto intorno a sé cinquanta artisti provenienti da diverse parti d’Italia e d’Europa, afferenti a discipline artistiche differenti. Nelle prime edizioni le opere prodotte hanno rappresentato il rapporto tra il sacro e la terra e tra il sacro e il viaggio. I temi ispiratori del terzo biennio sono il Sacro e la Fragilità.
Sulle colline di Langa, a Rodello, il canonico Mario Battaglino, parroco del paese, promosse nel 1964 un seminario sperimentale cui aderirono giovani artisti in cerca di spazi adatti a far pittura, quali Piero Ruggeri, Giorgio Ramella, Bruno Sandri, Beppe Morino sotto la guida di Enrico Paulucci, chiedendo loro di impegnarsi sul tema dell’arte religiosa con tecniche e stile contemporanei.
L’invito era di raccogliere gli stimoli offerti dal Concilio Vaticano II: Paolo VI, infatti, sollecitava gli artisti ad allacciare una rinnovata alleanza con la comunità cristiana, in cui esprimere con creatività e libertà il proprio genio artistico. Le opere dei giovani artisti piemontesi si imposero suscitando dibattiti e valutazioni accese, perché legate al superamento di forme consolidate di arte religiosa per lo più ferme a deteriori e ripetitive raffigurazioni devozionali. Il gruppo di opere allora prodotte è rimasto in dotazione e custodia nella Chiesa dell’Immacolata e formarono il primo nucleo del museo di arte religiosa di Rodello.
In quell’ambito si colloca l’incontro, nel 1969 a Torino, tra l’artista Dedalo Montali e don Mario Battaglino impegnato a fondare, sempre a Rodello, “La Residenza”, una casa di cura, e a cercare un artista che ne illustrasse la cappella, secondo le nuove istanze conciliari. La sua opera rappresenta un’acuta rappresentazione della Chiesa del Vaticano II. In risonanza con il pensiero di papa Francesco secondo cui “i musei devono accogliere nuove forme d’arte. Devono spalancare le porte alle persone di tutto il mondo. Essere uno strumento di pace. Essere vivi”, Rodello Arte vuole stimolare la produzione di arte sacra, valorizzando il fecondo spirito intellettuale e creativo che, a partire dagli anni ’60, caratterizza questo angolo di Langa, dando ampio spazio alla multidisciplinarietà, al dialogo tra gli artisti e ai modi in cui intendono esprimere il Sacro tramite il mezzo artistico.
La call 2022 è finalizzata alla ricerca di artisti che realizzino opere d’arte ispirate ai temi del sacro e della fragilità. La particolare congiuntura storica che siamo chiamati a vivere induce a riflettere sulla fragilità e a riconoscere in essa uno straordinario elemento di umanità. Fragilità è consapevolezza del limite e accettazione dell’incertezza, ma può anche diventare spinta al rinnovamento e alla creatività. L’arte sacra può essere un linguaggio per comunicare la fragilità in terra favorendo l’importanza del “prendersi cura” con grazia e leggerezza. Agli artisti, “custodi della bellezza del mondo”, è affidato il compito di dar forma a questo dialogo e di svelare emozioni che possano contribuire a creare la cultura dell’incontro e a costruire ponti di relazione. Il rapporto tra arte contemporanea e sacro è dunque l’eredità storica dell’esperienza artistica di Rodello narrata in premessa, che la call vuole raccogliere e reinterpretare, collegandola al tema della fragilità.
Ho trovato subito interessante il progetto e mi sono candidata alla chiamata. La risposta dopo settimane è stata affermativa.
Il paese di Rodello con un team d’eccellenza tra cui Enrica Asselle e Roberto Canu, curatrice e psicologo, il gentile Sindaco Franco Aledda e altre figure tra cui Don Liborio Palmieri e suor Serena Munari, monastica francescana che vive in un monastero a Lugnacco, vicino ad Ivrea, hanno accolto per due giorni gli Artisti, in nove con due assenze per motivi di salute, offrendo vitto e alloggio nel contesto del meraviglioso panorama delle Langhe piemontesi. Si è creato subito un gruppo vario e molto aperto al dialogo grazie alla mediazione della figura di Roberto Canu, psicologo, che non ha esasperato la competizione tra gli artisti presenti, anzi sono stati due giorni ricchi di approfondimenti e scambi anche tra i partecipanti.
Nei giorni di sabato e domenica 2 e 3 aprile Rodello ha accolto nove artisti provenienti da diversi luoghi anche con presenze internazionali, tra cui un’artista cinese che vive a Torino e una francese che vive a Cuneo. Il Sindaco ha seguito il gruppo anche alla sera del sabato offrendo a tutti una lauta cena in un tipico ristorante della zona. Il ricordo rimarrà indelebile di due giorni di arricchimento umano e culturale.
Nelle giornate di studio si sono susseguite sessioni di apprendimento attivo anche con esercizi di conoscenza dell’altro e di accettazione del giudizio, Don Liborio, figura eclettica di grande cultura sulle arti, ci ha presentato il suo nuovo libro dal titolo “Se Dio non vale un quadro” Gangemi editore che contiene 117 illustrazioni del suo amico Marco Papa, e riflette sulla distinzione tra arte sacra e sacro antropologico, libro che nasce dal confronto dell’autore con gli Artisti che conosce e frequenta.
Abbiamo visitato il patrimonio artistico di Rodello che dagli anni sessanta ha ospitato diverse comunità di Artisti rivolti alle opere sacre, nella Sacrestia della chiesa dell’Immacolata ci sono due grandi tele di Piero Ruggeri dal tratto nero deciso rappresentati la crocifissione che sono magnifiche.
Grazie all’amicizia tra Don Mario Battaglino e l’artista Dedalo Montali, di cui il paese detiene un’opera che raffigura la crocefissione formata da 15 tele delle dimensioni di più di 6 metri per 9 nel centro polivalente, nasce una nuova comunità artistica culturale che coinvolge ogni anno nuove presenze fino ai giorni nostri.
Durante questo intenso week end noi artisti abbiamo esposto a turno i nostri progetti per la mostra collettiva di giugno, abbiamo preso conoscenza dello spazio reale della mostra e ci siamo confrontati col gruppo sulle varie suggestioni che si sono create. E’ stato un momento di crescita e di ricerca, e di conoscenza di nuovi amici, che non dimenticherò. Aspettando ovviamente la mostra che inaugura sabato 4 giugno 2022.