L’ inesauribile curiosità. Studi in onore di Gianni Carluccio
di Giorgio Mantovano
Sono trascorsi cinque anni dalla sua scomparsa. Nelle nostre conversazioni, per me sempre di grande arricchimento, lo ricordo umile, cortese, affabile e coltissimo.
Mi accoglieva sempre con quel suo dolce ed immancabile sorriso e, dal nulla, nascevano ricche divagazioni su arte, fotografia, archeologia e cultura in genere. Era facile perdersi tra Carmelo Bene, il Galateo, Michelangelo Schipa, gli scavi di Vaste o mille altri argomenti di cui era assoluto conoscitore. Era un gran piacere il conversare con l’ingegnere Gianni Carluccio, uomo dotato, come ha ben scritto l’insigne Prof. Francesco D’Andria, di un’instancabile curiosità.
Gianni, così chiamato dagli amici, prematuramente scomparso, ha narrato, con immenso amore e severo rigore per la ricerca, splendide pagine di storia, arte e cultura della nostra terra. Numerosi i suoi libri, i riconoscimenti ottenuti, i premi ricevuti dal “cittadino onorario” di Poggiardo – Vaste, luoghi a cui era profondamente legato.
La sua figura di instancabile studioso, grande appassionato di archeologia e fotografia nonché scrupoloso biografo, custode e divulgatore della memoria del celebre Tito Schipa (nel 2009 aveva pubblicato con l’editore Manni “Tito Schipa. Un leccese nel mondo”), è stata di recente tratteggiata nel prezioso volume “L’inesauribile curiosità. Studi in memoria di Gianni Carluccio”, curato da Gianluca Tagliamonte e Mario Spedicato, pubblicato nel 2018 da Edizioni Grifo. Un affettuoso abbraccio alla sua bellissima famiglia