Una riflessione su Italo Calvino
AdalGisa
Qualche giorno fa, un mio caro amico, nonchè collega, mi ha chiesto se potevo scrivergli velocemente qualche mio pensiero sugli scritti di Italo Calvino, non dimenticando di citare “Perché leggere i classici” e “Lezioni americane”
Scrivere su Italo Calvino significa affrontare una delle voci più originali e influenti della letteratura italiana del Novecento. Calvino è stato un autore capace di esplorare con curiosità e fantasia i diversi generi letterari, dalla narrativa al saggio, dalla fiaba alla fantascienza, dalla cronaca al teatro. La sua opera è caratterizzata da una costante ricerca di nuove forme espressive, di nuovi modi di raccontare la realtà e di interrogarsi sul senso dell’esistenza.
Tra i temi ricorrenti nella produzione di Calvino, vi è quello dell’espressione letteraria intima, ovvero della capacità dello scrittore di esprimere la propria interiorità, i propri sentimenti, le proprie visioni, attraverso il linguaggio. Calvino ha affrontato questo tema in diverse opere, ma in particolare in due saggi fondamentali: “Perché leggere i classici” e “Lezioni americane”. In questi testi, Calvino riflette sul ruolo della letteratura nella società contemporanea, sulla funzione dello scrittore come testimone e interprete del suo tempo, sulla necessità di una scrittura che sia al tempo stesso personale e universale, che sappia comunicare con il lettore e con la tradizione.
Calvino sostiene che la letteratura è un mezzo privilegiato per esprimere l’espressione letteraria intima, perché permette di creare mondi immaginari in cui proiettare le proprie esperienze, le proprie emozioni, le proprie idee. La letteratura è anche un modo per entrare in dialogo con gli altri scrittori, con i classici, con i contemporanei, con i futuri. La letteratura è infine un modo per conoscere se stessi, per scoprire la propria identità, per definire il proprio stile.
Calvino afferma che l’espressione letteraria intima non è una questione di autobiografia o di confessione, ma di sincerità e di coerenza. Lo scrittore deve essere fedele alla propria voce, alla propria visione del mondo, alla propria poetica. Lo scrittore deve essere capace di trasmettere al lettore la propria passione per la scrittura, il proprio piacere di inventare storie, il proprio senso dell’umorismo, il proprio senso della meraviglia. Lo scrittore deve essere capace di creare una connessione emotiva e intellettuale con il lettore, di coinvolgerlo nella sua avventura creativa, di stimolarlo a riflettere e a immaginare.
Scrivere su Italo Calvino significa quindi scrivere su uno dei maestri dell’espressione letteraria intima, su uno degli scrittori più amati e letti nel mondo, su uno degli autori che meglio ha saputo incarnare lo spirito della letteratura come arte e come testimonianza.